Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIERO
      « Oggi è la festa di Santa Maria delle Grazie. Non musiche, non spari, non chiasso esterno adornano la nostra festa.
      « Ben altra festa ci chiama in Chiesa. Sono i destini della Patria che occupano e preoccupano i nostri cuori d'Italiani, che, senza distinzione di classe, di principio, d'idee, battono all'unisono per la grandezza d'Italia.
      « Non vi aspettate quindi da me, oggi, il panegirico esaltante le glorie di questa Regina. Non è il momento; lo faremo a suo tempo, quando avremo sbaragliato il nemico secolare, conquistati i nostri confini naturali che Domineddio ci ha assegnati, redenti i nostri fratelli, schiavi della barbarie austriaca, i fratelli che parlano la nostra stessa lingua, che han con noi i medesimi costumi, nelle cui vene scorre lo stesso sangue; quando a-vremo scacciato 'l'ultimo austriaco. Allora sì. Quando avremo riportata la vittoria sulle armi degli usurpatori, issato il tricolore sulla terra bagnata del sangue glorioso dei nostri eroi, realizzate le nostre aspirazioni sante, giuste, legittime; allora sì, che porteremo in trionfo, per le vie del paese, la nostra cara Madonna, e a Lei, con tutta l'effusione dell'animo nostro, grideremo : Grazie a te, o Maria delle Grazie, la vittoria è nostra; evviva Maria! »
      Ad Ancona, nella cattedrale, presenti oltre seimila persone, dopo una funzione propiziatoria celebrata dall'arcivescovo mons. Ricci, presenti il prefetto, il sindaco, il presidente della Deputazione provinciale ed altre autorità civili, il generale Asinari di Bernezzo comandante del corpo d'armata e i rappresentanti di tutte le armi di terra e di mare, parlò con vivo fervore patriottico dal pulpito il tenente di fanteria canonico Agostino Grocetti, esaltando la missione dell'Italia e la necessità e la santità della sua guerra, interrotto più volte da entusiastici applausi, commovendo per un'ispirata invocazione alile madri italiane votate al sacrificio, accennando alla profetica invocazione del generale Asinari. Egli terminò dicendo : « Vi invito qui, in questo tempio, pel giorno della vittoria, quando, in ringraziamento a Dio, riporteremo sulla cupola di questo Duomo la croce ab-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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