Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOl O GUERR'EUOterra e di mare, e rendetele gloriosamente vincitrici; benedite i nostri soldati e sostenetene fino all'estremo il proverbiale coraggio... »
      Il cardinal Ferrari, arcivescovo di Milano, celebrò in Duomo una funzione per la vittoria delle nostre armi; poi, salito in pergamo, pronunciò un discorso inneggiando all'amor di patria ed incitando a compiere per essa ogni maggior sacrificio.
      E in un'intervista, pubblicata da un giornale milanese, egli dichiarò :
      « I miei preti, quando partirono per la guerra, mi lasciarono, giurando con l'occhio sfavillante di ardore che sarebbero caduti felici di mostrare il valore che sentivano nei loro petti : molti hanno lasciato uffici vantaggiosi per vestire, volontari, l'uniforme del soldato della monarchia italiana.
      <( Il clero è con la Patria : arcivescovi e vescovi Io hanno detto con lo scritto e con la parola : non è quindi possibile esista un solo sacerdote che non sia con i propri superiori, con i suoi confratelli... »
      Il patriarca di Venezia, monsignor La Fontaine, davanti ad un'accolta d'ufficiali e soldati di terra e di mare che gremivano la chiesa di San Zaccaria, tenne un patriottico discorso in cui esaltava la grandezza d'Italia, e così concluse :
      « Noi non possiamo ancora parlare di vittoria. Ma quando l'Angelo d'oro del campanile di San Marco tornerà a rifulgere al sole, quando la Basilica risplenderà in tutta la bellezza dei suoi marmi e dei suoi mosaici, quando i preziosi cavalli ritorneranno sul pronao, come per trainare nei secoli la gloria nazionale, allora innalzeremo un inno di grazia al Signore. Quel giorno il vessillo italiano si bacerà col vessillo marciano, e la rinnovata cappella, rievocante la vittoria di Lepanto, sarà anche il monumento della vittoria nuova. »
      Il cardinale Maffi, arcivescovo di Pisa, dall'ambone della Cattedrale gremita di popolo, pronunziò alte parole incitanti alla concordia, alla disciplina e alla carità.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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