Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIEROcolpiti, tanto da essere incapaci ad un lavoro manuale, ricevevano un insegnamento che permetteva loro di a-spirare ad impieghi d'ordine nelle aziende pubbliche e private.
      Poi i Comitati locali per i mutilati si unirono per un coordinamento di lavoro : e venne deciso di costituire ima Federazione nazionale dei Comitati, lasciando alle singole iniziative regionali piena autonomia d'azione ed integrando l'opera di ciascuno con gli opportuni aiuti del Governo e con eque distribuzioni per le varie provvidenze locali.
      Un altro impellente quesito si presentò per la natura della nostra guerra, combattuta quasi dovunque in montagna, tra i rigori del freddo : bisognava provveder di caldi indumenti di lana i nostri soldati, completando l'opera che faceva lo Stato.
      Voci autorevoli si levarono dovunque. In trincea, si diceva, la reazione contro il freddo non sempre è possibile nella misura e nella intensità volute : il soldato deve rimanere immobile per molte ore, ed i pochi movimenti consentiti non sono tali da costituire una sufficiente resistenza al pericolo del congelamento. Ne deriva quindi la necessità assoluta, imprescindibile, di metterlo in condizioni di equipaggiamento > tali che egli possa rimanere nello stato di immobilità senza alcuna preoccupazione per la propria sicurezza.
      Lana! lana! lana! Occorrono — si andava ripetendo — milioni di capi di vestiario in lana : calze, guanti. maglierie, berretti, sciarpe... Nessuna mano femminile rimanga inoperosa; la donna che è rimasta nella propria casa, sottragga un'ora alle faccende domestiche; quella che è alla spiaggia o in villeggiatura pensi che ogni momento tolto all'ozio e alla passiva contemplazione, è n nuovo anello della magnifica catena di solidarietà e di affetto che i rimasti vanno formando per coloro che soffrono e combattono...
      Le voci furono ascoltate; il lavoro di preparazione degli indumenti di lana si fece febbrile. E sulle montagne cinte di neve i soldati nostri ebbero la necessaria
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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