Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAta multiforme, pur prodigando il più fervido slancio in tutte le opere di provvidenza, di allestimento, di propaganda in servizio della guerra.
      Nei giornali francesi ed inglesi, sopratutto, si lessero in quei giorni .inni di lode entusiastica all'anima di Milano.
      « Sovra tutte le città italiane — scriveva Gabriele HanotauxMilano è quella che ha vissuto tutte le e-mozioni della vita comune dei due popoli; e con mara-vigliosa conoscenza dell'indole e della lingua nostra, con tatto e discrezione infiniti, sa trovare e valutare gli elementi di intesa, la base delle amicizie sicure e delle inestinguibili cordialità. D'altra parte Milano è, all'ora presente, la capitale dell'intervento italiano. La sua situazione geografica la esponeva ai primi colpi del nemico : il rischio venne accettato da tutti con perfetta serenità, con quel sorriso calmo e flemmatico così caratteristico dell'anima milanese. La laboriosa attività non venne sospesa un solo istante, la vita della città continuò immutata : caffè e spettacoli aperti, affluenza popolosa nelle strade, affari moltiplicati, musiche e concerti. Chi va a Milano non dubiterebbe affatto che il nemico si trova a Riva. Gli è perchè Milano si sentiva in questa circostanza sotto d'occhio dell'Italia e del mondo e perchè, essendo divenuta la capitale dell'intervento, Milano voleva.anche essere la capitale della guerra. »
      Il concerto, che per le opere d'assistenza alla guerra fu dato all'Arena di Milano, rappresenta un episodio trionfale che non può essere passato sotto silenzio. Organizzato da Toscanini, riuscì degno del grande maestro e degno di Milano.
      La folla che vi assisteva, narravano i giornali del tempo, non era un pubblico : era un popolo. 11 punto culminante del successo fu segnato dall'« Inno delle Nazioni », che suscitò una indescrivibile esplosione di patriottismo .
      Quando l'inno d'Inghilterra e la Marsigliese e l'inno di Mameli risuonarono nel formidabile coro di mille voci e finirono con la invocazione finale alla gloria, fu
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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