Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIEROUn altro migliaio di studenti e studentesse aveva atteso alla Sapienza i colleghi militari, ai quali le studentesse offrivano mazzi di fiori e foglie di edera. Si cantavano in coro gli inni nazionali e si gridava : « Viva Trento e Trieste! Viva l'Italia! ».
      Un applauso enorme accolse l'apparizione dellila bandiera universitaria. Cessati gli applausi, gli studenti chiesero insistentemente che parlasse il rettore, professor Tonelli. Egli disse :
      «O miei giovani amici, o miei figliuoli, io vi reco, con la commozione più profonda déll'animo mio, il saluto dell'Università, il saluto del Corpo accademico che si u-nisce coli'Italia inneggiando ai figli che vanno a compiere il loro dovere, per ridare alla Patria i fratelli che da tanto tempo aspirano d'unirsi alla nazione che è segnacolo di .libertà, di progresso e di civiltà. Unitevi, o giovani, sotto questa bandiera, sotto questo segnacolo accorrete fidenti, accompagnati dalla benedizione delle madri vostre, alle quali ritornerete colla gioia di avere compiuto il vostro dovere. Accorrete là dove i fratelli vi aspettano per affrettare il giorno in cui in tutte le terre italiane si possa gridare : « Viva l'Italia! ».
      Quando il Rettore, che aveva parlato con voce velata dalla commozione e colle lagrime agli occhi, terminò il suo breve discorso, gli studenti proruppero in un grido altissimo di : « Viva l'Italia! », poi ripresero a cantare l'inno di Mameli, al quale si univa la folla.
      Piazza Colonna, il Corso, via Nazionale, piazza di Santa Maria Maggiore, sono percorsi dalla dimostrazione sotto una pioggia continua di fiori che cadono da tutte le finestre, mentre i canti e gli evviva non cessano. Fra i giovani sono alcuni soldati, che più degli altri appariscono animati da entusiasmo, e tre signorine che, col colore dei loro vestiti, procedendo a braccetto, formano la bandiera nazionale.
      A piazza Sciarra, un giovane prete, uno studente che domani vestirà anche lui la divisa del soldato italiano, vede i colleghi e applaude gridando : « Viva l'Italia! Viva Trento e Trieste! ». Mille mani lo cercano, viene abbracciato e baciato...
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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