Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROScipio Slataper, scrittore forte e puro artista, diede anch'egli la forza della sua parola e della sua penna alla propaganda per la guerra; poi andò alile trincee, ufficiale d'Italia, e cadde in battaglia...
      « La morte — diceva Innocenzo Cappa, commemorando i tre eroi triestini — Ha baciato in fronte, della gente irredenta, tipi grandemente rappresentativi. Vene-zian ebbe temperamento profondamente religioso, Fau-ro temperamento politico, Slataper anima profondamente estetica. Di Ruggero Fauro noi sappiamo che fu un giovane acre ed ironico. Quando il console austriaco era ancora ospite di questa Roma libera e inondata di sole, e chiamò FauTo a servire negli eserciti del suo imperatore, egli rispose con un sarcasmo che quasi fa soffrire. Certo è che egli sapeva che per far comprendere l'ironia alla gente tedesca, bisogna conficcarla inesorabilmente. Che cosa scrisse Fauro al console d'Austria? Ecco :
      (( Grande è il mio dolore per trovarmi mescolato fra gente con la quale non sento di avere affinità. Io non sono irredento, non sono irredentista, sono anzi imperialista. Io non mi figuro Francesco Giuseppe come un vecchio sanguinario, nè gli slavi come una gente che venga a sopprimere il diritto degli italiani; no : io so che i forti sopprimono i deboli, e so anche che sono italiano, che appartengo ad una gente che ebbe l'impero del mondo, e voglio che torni ad averlo. Io disprezzo ogni padrone. »
      Questo disse Ruggero Fauro. Egli è perciò il simbolo rappresentativo dell'orgoglio latino.
      « Dopo Fauro — scriveva la TribunaSlataper è il miglior sangue che Trieste dà alla Patria, ma sono ancora i migliori e più alti rappresentanti, non solò di Trieste, ma della nuova generazione italiana che la guerra consacra per il loro sacrificio alla storia più nobile della più grande Italia.
      « Scipio Slataper è veramente la figura rappresentativa di questa rinascita di vigore e di fortuna nazionale. Personalmente il più probo, il più solido, il più quadrato fra la migliore gioventù che oggi onori l'Italia. Egli


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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