Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAun amore di malinconia, non la fede che si custodisce e si alimenta della propria vita interiore. Amavano la Patria, non credevano che la loro Patria potesse diventare una Nazione nel mondo.
      La guerra ce li ridiede tutti come Adua ce li aveva presi. E tornarono a noi; tornarono con un nuovo spirito guerriero, che mirabilmente s'intonava con la nuova anima di tutto il popolo nostro.
      « Buenos Aires — diceva una corrispondenza argentina — la grande metropoli sud-americana che conta 1.700.000 abitanti, assunse in breve ora l'aspetto di una delle (maggiori città della Penisola : dovunque, una gloria di bandiere nostre, francesi, inglesi, belghe ed argentine, segnatamente argentine, perchè dovete sapere che i nostri gentili ospiti, all'intervento armato dell'Italia nel conflitto europeo hanno dato, si può dive, il significato e l'importanza di un avvenimento nazionale... Il primo nucleo di richiamati e di volontari prese imbarco sul magnifico piroscafo Principessa Mafalda, e fu uno spettacolo grandioso, commovente, indescrivibile. I partenti furono accompagnati fino al porto da una folla immensa. Buenos Aires non aveva mai veduto addensarsi sull'imbarcatoio e sulle calate una così fitta moltitudine di persone d'ogni ordine sociale, d'ogni lingua e d'ogni stirpe. »
      Ma ciò che la madre patria dava con la sua guerra, di considerazione, di simpatia, di prestigio, di forza, e quindi di benessere, ai suoi milioni di- figli emigrati all'estero, essi, sempre per effetto della guerra, lo restituivano, con pari generosità, all'Italia.
      Se, al momento della mobilitazione, le cifre dei richiamati presentatisi aveva superato ogni più rosea previsione; se i volontari si erano moltiplicati giungendo a cifre inaspettate; se i depositi rigurgitavano, se l'Italia era divenuta una miniera inesauribile di armati, ed aveva, -in uomini, una capacità militare superiore di molto alla sua popolazione e pari a quella di potenze di gran lunga maggiori di noi per territorio e per abitanti, una delle cause era da ricercare appunto in quella riserva immensa di energie, data dalla emigrazione italiana.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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