Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROL'on. Baslini aveva un figlio sottotenente, e l'altro si era iscritto volontario nel Genio automobilisti.
      Da tutti i paesi d'Europa e da tutte le terre d'altri continenti ove vivono italiani, sopratutto dalle nostre ciense masse di emigrati dimoranti in America, giungevano uguali notizie. Alte e consolanti notizie d'entusiasmo e d'intenso amore alla madre terra, nell'ora del grande cimento.
      (( Questa guerra — diceva giustamente il manifesto d'uno degli innumerevoli Comitati per la mobilitazione civile — è necessaria anche per i lontani. L'Italia ha sei milioni, dei suoi figli sparsi nelle Americhe, i quali han bisogno che il loro paese sia forte, rispettato, temuto. L'emigrante che trascina la sua magra esistenza nelle jazende brasiliane, ha bisogno di alzare il capo.
      <( Non basta che i paesi d'immigrazione riconoscano ai nostri lavoratori le virtù passive dell'obbedienza, la frugalità francescana, lo spirito di adattamento e di intraprendenza, la magnifica tenacia con cui resistono alle più dure fatiche, sotto ogni cielo : quello che importa ai più è che in ciascuno di loro gli ospiti si abituino a vedere l'Italia... »
      E Videa Nazionale commentava : « Per i connazionali emigrati, questa guerra, che restituirà alla Patria le sue terre, è qualcosa di più grande, ha un significato più vasto, è un segno di volontà che trascende gli stessi confini che i nostri soldati varcano a colpi di baionetta, è la Patria sì, ch'essi ammirano, bella come non se l.'eran figurata mai nei lunghi anni d'esilio, ma una Patria guerriera che per l'emigrato è qualcosa di più se gli darà l'orgoglio d'esservi nato.
      « Bisogna aver vissuto fra quei nostri connazionali e averli veduti da vicino e avere assistito al trapasso delle loro coscienze, operatosi via via come per una predisposizione del loro spirito appena rischiarato dalla nostalgia della propria casa ch'era tutta l'Italia, per capire l'entusiasmo che li infiamma. »
      Sempre amarono la loro terra i nostri emigrati; ma era un patriottismo, quello, che gli anni illanguidivano.
      [. reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVIII 3


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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