Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROPantano (Giarre), tenente colonnello Croce di MaltaRindone (Regalbuto), capitano medico — Ciancio (Piazza Armerina), generale.
      Dell'opera prestata dai deputati sotto le armi scriveva Luigi Lodi :
      « Non occorre, per incominciare, dire nulla di Leonida Bissolati. Partito fra i primi, ha ripreso appena guarito delle ferite il posto avanzatissimo che il suo reggimento ha conquistato. Ed andiamo avanti con alcuni di quelli che presero le mosse da Roma : Alberto La Pegna, il quale dal luglio è rimasto sopra le altissime montagne fieramente contese, proprio il 26 ottobre ebbe l'ufficio di dirigere il fuoco, ed è stato proposto per la promozione; Mazzolani ha meritato un encomio speciale; Alessandro Tasca, che appena giunto era stato destinato al Comando, chiese invece di essere subito mandato alle batterie.
      « Leone Caetani, che adempie scrupolosamente il dover suo, ha avuto di recente la missione di osservatore, che è quanto dire una delle più rischiose insieme ed importanti. Ancora : Antonio Scialoia, che non attese la dichiarazione di guerra per offrirsi, e dal maggio potè trovarsi al confine, è stato ferito e promosso capitano, cosicché ora comanda una delle batterie più sottoposte al fuoco avversario; Arca, che aveva ripreso il suo grado di sergente, è stato a successivi combattimenti; Lo Piano ha pure seguito l'avanzata.
      « Il Federzoni è rimasto non brevemente sull'Isonzo. Il Medici è ad un comando non di seconda linea. Altri, come Giovanni Torlonia, dovette sottostare alla destinazione, certo non gradita per molti rispetti, anche perchè faticosissima, in una fortezza a difesa di Taranto.
      « Ed andiamo avanti : Bignami, dal principio, riprese il suo posto ed è stato animosamente fra i combattenti; Bonicelli si arruolò fra gli alpini come soldato ed ha fatto la campagna finché non lo colse una infermità non lieve; Scalori è fra gli artiglieri che hanno spianato la via alla fanteria avanzante; Sarocchi è stato in più di


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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