Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtenente di cavalleria. Aveva pure al campo il marito di sua nipote, il conte Venier, capitano di artiglieria. Il fratello, ammiraglio nella riserva navale, aveva fin dai primi giorni ricevuto l'avviso di tenersi pronto ad ogni chiamata.
      Oltre i suddetti partì per l'Accademia di Torino un altro nipote di Benedetto XV, il giovine marchese Giuseppe Della Chiesa, figlio dell'ammiraglio. Egli andava a compiere il corso accelerato di allievo ufficiale.
      La partenza avvenne però con qualche contrasto, superato dall'intervento del Pontefice, ed ecco come. La mamma del giovine, pur essendo come tutta la famiglia di sentimenti patriottici, addolorata da altre immature perdite, aveva ottenuto che il figlio fosse assegnato in qualità di portaferiti alla Sanità militare. Il giovane subì a malincuore la destinazione procuratagli dall'affetto materno, e con un senso di nobile invidia vedeva i suoi amici partire per il campo. Pochi giorni dopo fu ricevuto dal Papa, al quale narrò la sua destinazione, aggiungendo che avrebbe preferito Tecarsi a Torino per conseguire il grado di ufficiale. « Ma è giusto — rispose il Pontefice. — Tu devi fare ciò che fanno i tuoi compagni )>. E volgendosi alla cognata, aggiunse : « È naturale il desiderio di vostro figlio. Egli deve andare a Torino ». Non si discusse più. La madre stessa fu più tranquilla dopo un incoraggiamento così autorevole, ed il eiovane Giuseppe Della Chiesa partì per l'Accademia militare.
      Guglielmo Marconi, che allo scoppio della guerra si trovava in America, accorse in Italia a mettersi a disposizione del governo.
      Corse allora la voce dell'inseguimento del piroscafo a bordo del quale egfli si trovava per venire in Italia, da parte di un sottomarino tedesco. Interpellato in proposito. egli disse :
      « Ho compiuto il viaggio di ritorno sul San Paulo, un oiroscafo neutrale, con bandiera degli Stati Uniti. Avvicinandoci alla costa, una segnalazione della marina inglese ci avvertiva della presenza di un sottomarino te-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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