Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAe arditi, aveva fatto prorompere un grido di tenerezza, di speraifea e di gioia.
      « Viva il Principe Umberto! Viva Savoia! Viva l'Italia!
      E tornò alla stazione altre volte. Poi, sempre con la stessa commozione ardente e timida, con lo stesso infantile sorriso, in un giorno di festa per la Patria, comparve alla folla dal balcone dej Quirinale, si confuse con essa nelle iniziative in prò di quanti vegliavano alla difesa d'Italia e ne formavano l'orgoglio e davano il sangue per essa.
      « Era lontano da noi — scriveva Bianca Paulucci — questo fanciullo regale, perchè gli avvenimenti della vita consuetudinaria e la sua stessa fanciullezza non gli permettevano di uscire dalla dolce penombra della sua dimora. Lo chiamavano tutti, è vero, famigliarmen-te per nome; ne ammiravano i ritratti posti fuori delle mostre dei fotografi e contesi nelle fiere di beneficenza, mentre giuocava con le sorelline sulla spiaggia di San Rossore, o mentre reggeva il berretto da marinaro, guardando innanzi a sè diritto e serio. La guerra ha illuminato la sua figura infantile. Si sono volute sapere tante cose di lui. Da ogni parte si è chiesto il perchè della sua semplicità e della sua grazia così toccanti; si è domandato com'egli crescesse; se ci fosse qualche segno enunciatore del domani nel figlio di Re Vittorio, nell'erede dei Savoia, continuatore di una razza di eroi.
      « Come suo padre che vi fu assunto re, come suo cugino il Duca degli Abruzzi che vi si è coperto di gloria, il Principino Umberto ha la passione del mare. Non per nulla gli hanno dato per precettore un marinaro. Il fanciullo sente il fascino dell'immensità, comprende forse che sul mare è la grandezza di quello che sarà, domani, il suo Regno, ha la curiosità di tutto ciò che viene dal mare.
      « Data questa passione, il Principino Umberto, a rigor di termini, sembrerebbe fatto più per essere marinaro che soldato. Ma la vista sola di un soldato gli accende il volto, nulla gli sembra così glorioso, così degno di un piccolo principe qual'egli è come una gita improv-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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