Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROdonne nei grandi avvenimenti del mondo, e ciò che può il lloro cuore, così quando si tengono gelosamente lontane dalle operazioni diplomatiche, come quando cercano di rappresentare una parte politica. E così è avvenuto che, senza saperlo, senza volerlo, semplicemente perchè sono le due prime donne italiane e il loro pensiero non si è mai staccato da ciò che è nobile e grande, la Regina Margherita e la Regina Elena hanno avuto larga parte in ciò ohe l'Italia ha voluto. È il meraviglioso mistero dell'influenza e dell'autorità morale che una volta largite trovano tosto il modo d'essere usate...
      « Anche la Francia deve sapere, come l'Italia sa, ciò di cui la giusta causa è debitrice alle due Regine. Ma ci è sommamente grato di poter aggiungere al loro nome anche quello di una principessa della casa di Francia. Divenuta italiana per il suo matrimonio, la duchessa Elena' d'Aosta si è dedicata, con tutta la sua a-nima, alla Croce Rossa, e percorre i posti sanitari senza un istante di riposo. E non ha voluto impedire che il maggiore dei suoi figli, benché di assai giovane età, partisse per il fronte. Si pensa allora a questa bella disposizione del destino : mentre per mezzo della sua Regina l'Italia dava la mano all'Oriente slavo, con la duchessa Elena d'Aosta ha dato la mano alla Francia... »
      La Regina Elena volle assegnare tutto un vasto appartamento del Quirinale ad uso d'ospedale per i feriti; ella stessa ideò il piano e diresse personalmente i lavori.
      L'ospedale comprendeva tutto l'appartamento del primo piano, con undici sale destinate a 206 malati. Alle sale la Regina volle dare il nome dei primi decorati dal Re con medaglia al valore. Così la sala degli ambasciatori prese il nome di sala De Rossi, la sala del trono di sala Schenardi, e poi sala Ciocchino, sala Vi-, co, sala Platania, Scila Mazzetti, sala Tersoio. sala An-dreolo, sala Romano. La sala del balcone era stata trasformata in camera di medicazione e nella serra vi erano le sale per le operazioni, per la preparazione e per la disinfezione. Vi erano poi una guardaroba centrale,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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