Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (19/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL POPOLO GUERRIEROso è altero di farglieli sulle terre conquistate con il nostro sangue migliore, ai piedi di quelle Alpi che natura pose a presidio d'Italia e che la malignità dei tempi e la violenza ci contesero per tanti anni. Ma il popolo i-taliano non dimenticò mai le sue aspirazioni nazionali; intese e sperò; e al momento propizio, levatosi tutto in armi per la difesa dei suoi supremi interessi, si strinse fiducioso, sereno, costante attorno al suo Re che da sette mesi impavido divide, con le valorose milizie di terra e di mare, i disagi ed i pericoli della guerra, la quale non poserà sino a quando l'Italia non abbia raggiunti i suoi naturali confini indispensabili alla sua sicurezza ed alla sua espansione nel mare che la circonda, e non sia possibile concludere, insieme con gli Alleati, una pace durevole, fondata sulla giustizia e sul diritto dei poooli, che li preservi dal ripetersi di così terribili catastrofi.
      « La Provvidenza volle, o Sire, affidare a Voi, Re prode e buono, l'ardua e gloriosa missione di completare e rendere sicura la Patria che il Vostro grande avo redense ed insediò in Roma, fatidica e immortale. L'Italia risorta si sente oggi più che mai indissolubilmente legata alla dinastia sabauda, la quale, come le diede la forma in cui si compose, le offre, con questo faticoso cimento, il mezzo pili efficace di ritemprarsi, mercè lo spirito di concordia, di disciolina e di sacrificio, e di consolidare con il prestigio delle armi il posto che le spetta nel consorzio delle Nazioni.
      « Perciò i voti che fa il Senato per la prosperità della M. V., di S. M. la Regina e della Reale Famiglia si e-stendono alla prosperità della Patria, la quale dall'unione della libertà con la monarchia trasse in passato i germi fecondi della sua vita politica e trarrà nell'avvenire impulso e vigore per procedere animosamente nella via di ogni civile progresso. »
      La ricorrenza del capodanno procurò a Re Vittorio manifestazioni solenni di amore nazionale. Un enorme numero di ufficiali e di soldati inviò alla villa nella quale il Re albergava, cartoline augurali. E da tutt'ItaJia, dai più lontani paesi di Calabria, della Sicilia e della Sardegna, giunsero al Quartier Generale, per il Re, più
      - 19 -


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

Pagina (19/179)






Alpi Italia Italia Alleati Provvidenza Sire Patria Vostro Roma Italia Nazioni Senato Regina Reale Famiglia Patria Re Vittorio ItaJia Calabria Sicilia Sardegna Quartier Generale