Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROza delle sue memorie si erge in nome della Nazione per rivendicare il più sacro diritto delle genti, Roma eleva oggi solennemente il pensiero a S. M. il Re, e salutando in lui l'augusto capo dell'esercito liberatore, saluta i combattenti sulle Alpi e sul mare e dice loro che ogni a-nima italiana vibra della loro fede e delle loro speranze, fiera dei loro sacrifici e dei loro eroismi. E poiché nei combattimenti della suprema guerra dell'unità si rivela la virtù travolgente dei padri, Roma, raccogliendo la spada dei suoi legionari, la depone oggi sul Campidoglio, intrecciata del lauro della vittoria, ammonimento eterno ai nemici d'Italia. Viva il Re! Viva l'Italia! »
      Fu approvato quindi, fra entusiastiche dimostrazioni, l'invio del seguente indirizzo al Re :
      « Sire! Quando, nella rinnovata primavera italica, alta levaste contro l'antico nemico la gloriosa spada degli avi, e vostra reggia divenne il campo di battaglia, tutt'Italia concorde salutò in Voi il Re designato al compimento dei suoi grandi destini. Oggi, nel giorno natalizio della M. V., Roma sa che nessun augurio potrebbe essere più caro al vostro cuore di questo : che, restituiti i confini da natura segnati al nostro Paese, assicurata la tranquilla attività italiana lungo le vie già tracciate dalla nostra civiltà secolare, raggiunto l'ideale di giustizia e di libertà tra i popoli che la Patria nostra nella guerra europea persegue, venga presto il giorno in cui, qui sul Campidoglio, gli italiani acclameranno il Re condottiero, acclameranno l'esercito vittorioso, eroica, sublime espressione della nostra stirpe. »
      E per il capodanno del 1916 il Sindaco di Roma inviò a Vittorio Emanuele questo telegramma :
      « A Voi, Maestà, che con l'esempio e col cuore ritemprate le eroiche virtù del soldato d'Italia, salde come le rupi delle Alpi nostre, giunga per il nuovo anno l'augurio devoto di Roma, vibrante di ammirazione e di fede nell'esercito e nell'armata, auspicio caldo e sicuro per il glorioso compimento dei destini della Patria. »
      Alla Camera, riconvocata nel dicembre 1915, il Pre-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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