Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApresaghe della battaglia imminente, o nel precario bivacco presso la sponda del fiume conteso al nemico, dell'Isonzo, ormai sacro al valore italiano, che con lui avranno diviso il frugale rancio di guerra. »
      L'on. Tasca terminò inneggiando al Re, primo cittadino e primo soldato d'Italia, sicuro interprete degli italiani,..
      Una solenne cerimonia ebbe luogo in Campidoglio in occasione dell'anniversario della nascita del Re. L'aula massima del Palazzo Senatorio, sfarzosamente illuminata, era affollata di pubblico di ogni ceto. Anche in Piazza del Campidoglio, illuminata essa pure, stazionava numerosa folla.
      Il Sindaco Prospero Colonna mandò un vibrante saluto, a nome di Roma, agli eroici soldati a che danno — egli disse — insuperabili prove di ardimento e di abnegazione in una guerra che non ha l'eguale per a-sprezza di difficoltà naturali, per formidabili apprestamenti di difesa, per la ferocia del nemico, sovente crudele e disumano ». E proseguì :
      « L'esercito eroico dalle trincee del Carso e dalle balze impervie delle Alpi, in una lotta senza tregua, vede nel suo Re il simbolo dei suoi ardimenti, il segno della vittoria. Il popolo sente che nella grande anima del suo Sovrano si raccolgono ancora una volta le aspirazioni più alte della nazione e si trasformano in saldezza di propositi. La guerra nostra è guerra santa di redenzione ed è fatale che l'opera mirabile dei padri nostri sia compiuta dalla dinastia liberatrice, alla quale negli anni o-scuri e doloranti affidammo la conquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale. Nella maestà del Re si impersona la maestà della Patria. Per essa risplendono l'eroismo e l'abnegazione del soldato d'Italia, pronto ad o-gni più ardua audacia, ad ogni più duro sacrificio; per essa risplende la pietosa assistenza degli umili, la cura amorevole dei nostri feriti gloriosi che nella Reggia persino, affidati al nobile cuore ed al santo patriottismo delle auguste donne di Savoia, hanno asilo affettuoso e benefico. « Tutti per la Patria », proclamò il nostro Re. Ed è questa la nostra divisa. Roma, che dalla grandez-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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