Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsuo domani, e che possa per tal modo, come incappò in errori, così correggerli risolutamente di sua propria iniziativa. Il Gabinetto Salandra può dare un tale affidamento per domani? La Camera ha risposto alla quasi unanimità affermativamente, con un voto che è stato preceduto da brevi dichiarazioni ispirate tutte ad altissimo senso di disciplina patriottica. »
      Nell'aprile 1916 la Camera discusse ancora di politica estera, e l'on. Sonnino fece un nuovo discorso.
      Dopo aver riferito intorno a varie questioni minori, il ministro degli Esteri fece queste dichiarazioni intorno ai soccorsi dati dall'Italia all'esercito serbo ed intorno ai problemi balcanici.
      « Nella seduta del 10 dicembre scorso, dopo avere ricordata l'azione spiegata dal Governo italiano, ancor prima della nostra entrata in guerra, a difesa dell'indipendenza della Serbia, resi noto al Parlamento il nostro proposito di fare quanto da noi dipendeva per portare soccorso all'esercito di Re Pietro, assicurandone, di concerto con gli Alleati, il vettovagliamento e il munizionamento, e facilitandone la concentrazione, nell'attesa che giungesse il1 momento della riscossa. Non era in quel giorno opportuno che entrassi in particolari circa le modalità che avrebbe potuto assumere l'opera nostra, poiché questa doveva anche dipendere dall'esito delle operazioni militari che si svolgevano in quel settore balcanico. È nota la decisione presa successivamente di trasportare e concentrare a Corfù quelle truppe serbe che, dopo la lotta sostenuta contro due eserciti nemici soverchiane di numero, si erano ritirate nel Montenegro e in Albania, poiché una resistenza dell'esercito serbo, sia a Scutari, sia in Albania, fu riconosciuta impossibile e diveniva necessità assoluta e capitale impedire un accerchiamento e una capitolazione.
      « Primo arduo compito era quello del rifornimento e del vettovagliamento. Esso fu affidato alla marina italiana, coadiuvata da unità aggregate delle flotte alleate. Fu provveduto dapprima per la via irta di difficoltà di S. Giovanni di Medua. Lo sbarco di materiale cessò so-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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