Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnecessari per la integrità e per la sicurezza degli stabilimenti posti sotto la loro vigilanza e delle zone circostanti. I militari, agenti della forza pubblica e guardie giurate addetti alla vigilanza degli stabilimenti suddetti, debbono per ogni effetto essere considerati come sentinelle. Essi perciò hanno l'obbligo di far fuoco su chiunque non obbedisca alle loro ingiunzioni. »
      Per le questioni attinenti all'ordine pubblico ed alla sicurezza dello Stato furono emanate varie disposizioni.
      Appena dichiarata la guerra, fu pubblicato un decreto relativo al divieto di pubbliche riunioni, alla limitazione dell'uso d'armi e di esplosivi, alla censura teatrale e cinematografica, alla facoltà di chiusura di pubblici esercizi. Un altro decreto dava in pari tempo facoltà al Governo di sospendere, modificare o limitare i servizi telegrafici e telefonici.
      L'istituzione della censura sulla stampa diede luogo a molti inconvenienti e ad incessanti recriminazioni. Tanto che l'on. Salandra si trovò indotto a diramare la seguente circolare agli Uffici per la revisione della stampa :
      « La revisione preventiva della stampa il cui regolare e soddisfacente funzionamento trovò in tutti i paesi belligeranti prevedibili ostacoli di esecuzione, non mancò di sollevare reclami anche tra noi nel breve periodo da che fu istituita. Valgono essi forse a rispecchiare stati d'animo non assuefatti alle restrizioni di libertà che, nel supremo interesse collettivo, con altri sacrifici impone la guerra; ma, giova pure riconoscerlo, essi talora sembrarono giustificati da metodi di applicazione non in tutto conformi alle istruzioni generali da me impartite con la circolare del maggio scorso.
      « Erano queste inspirate al concetto che la sola necessità della difesa esterna ed interna dovesse segnare e giustificare il limite alle manifestazioni di un organo dell'opinione pubblica che ha dato e può dare il più efficace concorso all'opera dei poteri costituiti. Perciò, quando le manifestazioni della stampa non siano tali
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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