Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICIPalermo. Di più si costituiva un Comitato centrale di mobilitazione industriale, con sede a Roma.
      La relazione del ministro della guerra che accompagnava il regolamento, dopo aver dato ragione delle principali disposizioni di questo e della parte che nell'organismo del Comitato Centrale si era riservata il Governo, in vista della propria responsabilità di fronte al Paese, così concludeva :
      « Illustrati così i concetti fondamentali della mobilitazione industriale che ho l'onore di proporre, concludo affermando come assai più che sul regolamento io confido sul patriottismo degli industriali e degli operai. Non illudiamoci : nelle circostanze attuali, decreti e regolamenti, anche i migliori, non sono che strumenti rozzi e inefficaci ove non li vivifichi la fiamma del dovere. Lo sforzo coordinato e fecondo, necessario al Paese in questo momento storico, non può derivare dai loro aridi articoli, ma può e deve sgorgare soltanto da quell'alto sentimento patriottico che sovrasta ormai ogni pensiero e ogni azione, affinchè sia affermata nel mondo la maggior grandezza della nostra sacra Patria. »
      Fino dai primi giorni della guerra veniva emanato un decreto che poneva numerosi stabilimenti sotto vigilanza dell'autorità militare. Il decreto diceva :
      <( Gli stabilimenti e i depositi dell'amministrazione dello Stato, con tutti gli impianti elettrici, idraulici e meccanici relativi al loro funzionamento, anche se appartenenti ad enti privati, come pure le fabbriche, i depositi, i magazzini di prodotti esplodenti o di sostanze infiammabili di proprietà privata indicati in apposito e-lenco da compilarsi d'accordo tra i Ministri dell'Interno, della Guerra, della Marina e da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale, sono posti sotto la vigilanza delle autorità militari.
      « Saranno parimenti posti sotto vigilanza delle autorità militari gli stabilimenti per la fabbricazione e per la manifattura delle armi, delle navi da guerra e delle loro macchine, corazze e materiali relativi. Le autorità militari hanno facoltà di prendere tutti i provvedimenti
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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