Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICIUn altro decreto stabiliva che alle vedove ed agli orfani minorenni dei militari e degli assimilati morti in combattimento o in conseguenza delle ferite riportate, venisse concesso dal Ministero del Tesoro, durante le more della liquidazione della pensione definitiva, un acconto mensile che poteva raggiungere anche i quattro quinti della pensione presumibilmente dovuta.
      Con ciò il Governo intendeva di adempiere ad un dovere verso quelle famiglie i cui capi erano gloriosamente caduti sul campo dell'onore, per la grandezza e l'unità della Patria, ponendole in grado di conseguire in brevissimo tempo un congruo assegno, nell'attesa che dalla Corte dei Conti venisse loro liquidato l'assegno definitivo di pensione.
      Riguardo alla decorazione sul campo di battaglia fu emanato pure un decreto, la cui disposizione principale diceva :
      « Per la durata della presente guerra il capo dello Stato maggiore dell'esercito e i comandanti delle armate mobilitate, il capo dello Stato maggiore della marina e'il comandante in capo dell'Armata sono autorizzati a concedere immediatamente sul campo, ove lo giudichino opportuno, medaglie d'argento e di bronzo al valor militare, rispettivamente agli ufficiali e uomini di truppa del regio esercito e agili ufficiali di marina e militari del corpo Reali Equipaggi, che si siano particolarmente distinti in operazioni di guerra per atti di spiccato coraggio. »
      Un altro decreto stabiliva la riabilitazione e la revoca di condanne e incapacità come premio pel valore in guerra.
      Per i militari e le loro famiglie furono istituite cartoline postali gratuite e buste affrancate speciali. Inoltre fu creato un Ufficio centrale, con sede a Bologna, per le notizie dei militari di terra e di mare. Questo Ufficio era come il centro direttivo di tutto intero il servizio nazionale, e ad esso facevano capo 16 sezioni nelle più importanti città italiane, e un centinaio circa di sottosezioni nelle altre città sedi di distretti, o che avevano ospedali con un migliaio di letti per feriti.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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