Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgono al litorale, e procurassero invece di facilitare loro il viaggio.
      « Il 5 agosto, innanzi che scadesse il termine di 48 ore posto dal nostro ultimatum, il Governo ottomano, con nota a firma del Gran Visir, accoglieva punto per punto le nostre domande. In seguito a tale solenne dichiarazione, il R. Governo provvide a spedire due navi a Rodi, con istruzioni di attendervi ordini per andare ad imbarcare i cittadini italiani che da tempo erano rimasti in attesa di rimpatrio nei predetti porti dell'Asia Minore. Ora — da notizie pervenute dalle autorità consolari americane, cui è stata affidata in varie residenze la tutela degli interessi italiani — è risultato invece che a Beirut l'autorità militare revocò il 9 corrente il permesso di partenza accordato poco innanzi; ed eguale revoca avvenne a Mersina. Venne dichiarato altresì che le autorità militari avrebbero fatto impedimento all'imbarco degli altri nostri connazionali nella Siria.
      « Di fronte a queste infrazioni patenti alle promesse categoriche fatte dal Governo ottomano in seguito al nostro ultimatum, il R. Governo ha spedito ordini al regio ambasciatore a Costantinopoli, di presentare dichiarazione di guerra alla Turchia. »
      Non mancavano, come si vede, le buone ragioni per dichiarare la guerra alla Turchia, anche all'infuori del sentimento di solidarietà con le Potenze alleate. Del resto, che la Turchia stessa intuisse l'impossibilità d'una soluzione diversa da quella verificatasi, veniva confermato da una notizia pubblicata dal Journal di Parigi, e cioè che essa aveva già fatto opportune démarches, intermediaria la Germania, perchè l'Olanda assumesse la protezione dei sudditi ottomani in Italia, e che a tale proposito era già avvenuto a Roma un colloquio tra Na-by bey — ambasciatore turco presso il Quirinale — e il ministro dei Paesi Bassi.
      Comunque, la dichiarazione di guerra era attesa dall'opinione pubblica italiana. I giornali avevano dato ampi ragguagli salila situazione e sui motivi che avrebbero finito col determinare la nostra necessaria risolu-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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