Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgione di tutela, una comune aspirazione di prosperità e sicurezza.
      (( Il poeta da Quarto ben prediceva che coloro i quali avevano auspicato l'evento e quelli che, dopo a-verlo deprecato, ne accettavano in silenzio l'alta necessità, formerebbero una sola compagine, rivolgente tutte le energie del braccio e dello spirito alla vittoria.
      « E in questa Genova, nel primo anniversario della guerra, la fede nella vittoria cresce, si centuplica e di qua si diffonde, per diventare incrollabile fede italiana ».
      Parlò a Genova il ministro Ciuffelli intorno ai problemi che più interessavano quella città; parlò a Torino il ministro Daneo. riaffermando là solidità della finanza italiana. E fin dall'inizio della guerra, la parola di ministri e di sottosegretari di Stato risuonò anche nei Consigli provinciali.
      Il ministro Ciuffelli, nel Consiglio provinciale dell'Umbria, dimostrò come il mantenimento della nostra neutralità ad ogni costo, ci avrebbe condotto all'isolamento più pericoloso, alla definitiva rinuncia della nostra unità nazionale, al vassallaggio politico ed economico, alla prigionia tra i nostri due mari.
      « Il ministero — egli soggiunse — che si è trovato di fronte ad ardui problemi ed a gravissime responsabilità, si è rifiutato di preparare al paese una sorte tanto misera ed oscura, ed ha risolutamente scelto ila sua via, la via della guerra, dopo avere lungamente e vanamente tentato quella della pace. Sulle sue decisioni, il governo ha quindi chiesto il giudizio del Parlamento e della nazione, giudizio che è venuto chiaro ed aperto, che non ha lasciato alcun dubbio, dicendo al mondo ancora una vo Ita quali siano l'anima, la tradizione e la missione dell'Ita-lia.
      « Una volta ancora l'umanità deve affrontare lotte terribili, rovine, lutti e dolori infiniti, per proseguire nel suo incessante cammino verso la civiltà, la giustizia e la pace. E ancora una volta il popolo d'Italia reca a questi ideali l'energia del suo cuore e del suo braccio, l'offerta generosa del suo sangue migliore. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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