Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
 
  
  
  
  
 
     
LA FIAMMATAvissuto
 
     
nessun dubbio era più possibile : la nazione era per la guerrarisolutamente
 
     
definitivamente...
 
     
« 11 dubbio intorno alla interpretazione della volontà del Paese — notava 1 Idea Nazionale — non può più essere manifestato in buona fede; ora è voluto ed alimentato coscientementein perfetta mala fede
 
     
per demoralizzare ed intimidireper intiepidire ed indebolire l'Italia
 
     
mentre sta per scendere in campo. Non è più diretto ad evitare la guerrama a provocare la sconfitta.
 
     
« Perciò chi dice ancora che il Paese non vuole la guerra
 
     
è un traditoreche sa di tradire
 
     
che vuol tradire e va trattato come tale. »
 
     
La protesta popolare era statainfatti
 
     
immediataunanime
 
     
solenne. Mai nella sua storia il popolo d'Italia aveva parlato con voce più eloquente. Non era stata una dimostrazione : era stata un'insurrezione.
 
     
11 popolo aveva parlato in tutti i suoi ordini : la piazza e la curial'università e la burocrazia : aveva parlato nella stampa
 
     
nelle vienei teatri. Ininterrottamente
 
     
in tutti i suoi stratidovunque
 
     
non aveva fatto che esprimere la sua volontà decisa per la guerra.
 
     
La stampa estera si rese completamente ragione della portata di ciò ch'era accaduto in Italia. A Parigi
 
     
segnatamentei commenti furono molto espliciti.
 
     
« 1 neutralisti italiani — scriveva il Temps — hanno avuto uno scacco definitivo e la nazione interache era stata infiammata dall'eloquenza di Gabriele d'Annunzio
 
     
sente che l'ora dell'azione è prossima. Il Re ha sanzionato il sentimento della nazioneche attingerà nuova forza in questa approvazione reale. Vittorio Emanuele
 
     
rinnovando al ministero l'espressione della sua fiduciaha sentenziato in favore dell'intervento e il Gabinetto esce da questa crisi meglio armato per l'esecuzione del suo programma sanzionato brillantemente dal sovrano e dal paese. 11 sovrano ha provato che non aveva mai cessato di essere in accordo perfetto con Salandra e Sonnino e ha mantenuto le tradizioni che hanno creato tra Italia e la sua dinastia un'unione che gli avvenimenti stanno per consacrare ancora una volta. Il principe di
 
     
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