Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
 
  
  
  
  
 
     
LA FIAMMATAero del suo più alto mito
 
     
la statua della sua volontà verache è volontà romana
 
     
o cittadini?
 
     
« Da tre giorni non so che odore di tradimento incomincia a soffocarci.
 
     
« Nono
 
     
noi non vogliamonoi non vogliamo essere un museo
 
     
un albergouna villeggiatura
 
     
un. orizzonte ridipinto col blu di Prussia per le lune di miele internazionaliun mercato dilettoso
 
     
ove si compra e si vendesi baratta e si froda. Il nostro genio ci chiama a porre la nostra impronta sulla materia rifusa e confusa del nuovo mondo. Ripassa nel nostro cielo quel soffio che spira nelle terzine prodigiose in cui Dante rappresenta il volo dell'Aquila Romana
 
     
o cittadiniil volo dell'Aquila vostra.
 
     
« Che la forza di Roma rovesci alfine i banchi dei barattieri e dei falsari e clhe Roma ritrovi nel Foro l'ardimento cesariano. Il dado è trattoil dado è gettato sulla rossa tavola della terra. Il fuoco di Vesta
 
     
o Romaniieri io lo vidi ardere nelle grandi acciaierie liguri
 
     
nelle fucine che vampeggiano giorno e notte senza tregua; l'acqua di Giuturna
 
     
o romaniio la vidi ieri colare a temprar piastre
 
     
a raffreddar le punte che lavorano l'anima dei cannoni.
 
     
« L'Italia s'armae non per la parata burlesca
 
     
ma per il combattimento severo. Ella ode da troppo tempo il gemito di chi laggiù oggi soffre la fame del corposoffre la fame dell'anima
 
     
lo stupro obbrobriosotutti gli strazii.
 
     
« Or è cinquantacinque anniin questa sera
 
     
in questa ora stessai Mille si addormentarono per risvegliarsi all'alba
 
     
per andare avantisempre avanti
 
     
non contro ii destinoma verso il destino
 
     
che per essi con la luce faceva una sola bellezza.
 
     
« Che Roma domani si risvegli nel sole della sua necessità e getti il grido del suo dirittoil grido della sua giustizia
 
     
il grido della sua rivendicazione a tutta la terra che l'attendecollegata contro la barbarie!
 
     
« Dov'è la Vittoria? »
 
     
chiedeva il Poeta giovinetto che cadde sotto le vostre mura mentre anelava di poter morire sull'Alpe orientale di faccia all'austriaco. O
 
     
— 45 —
  
  
  
  
  
 
 |     | 
 
 
  
 
 
 Prussia Dante Aquila Romana Aquila Roma Roma Foro Vesta Giuturna Italia Roma Vittoria Poeta Alpe
 
  |