Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA CALATA DEI PROSSENETI„
Stampa eli Torino, pubblicava a sua volta queste informazioni del suo corrispondente romano :
« La giornata di domani deciderà dei destini d'Italia. Verranno a contatto i due opposti punti di vista che si riassumono in queste formule : guerra, oppure accordo con l'Austria. Il dubbio quindi rinasce profondo, angoscioso, intorno a cose che sembravano decise. Di qui l'incredibile agitazione regnata oggi in Roma, per l'esasperazione delle due correnti, la interventista e la neutralista.
« Quale evento ha prodotto così intensa crisi morale? Due soli fatti nuovi e importanti si sono oggi verificati. cioè il colloquio dell'on. Giolitti col Re e con l'on. Salandra, nonché nuove comunicazioni da Vienna.
« Quale influenza questi due fatti nuovi hanno sulla situazione precedentemente concordata?
« Sul colloquio dell'on. Giolitti ben poco è dato di conoscere. L'on. Giolitti, parlando stasera con gli uomini politici che stavano al suo fianco, si è limitato a dire che la visita al Re era oggetto per lui di compiacenza, e che il colloquio con Salandra era riuscito, a suo giudizio, utile. Questo il solo apprezzamento formulato dall on. Giolitti intorno ai suoi colloqui di oggi.
« Dai suoi intimi si è potuto sapere che il Re — il quale aveva espresso il desiderio di conferire con l'on. Giolitti — non ha manifestato alcun giudizio intorno alle cose dette dall'ex presidente del Consiglio, si è limitato a formulare deferenti domande all'on. Giolitti e ad ascoltare le risposte. Invece nel colloquio fra l'attuale e l'ex-presidente del Consiglio ha avuto luogo u-no scambievole esame dei rispettivi ounti di vista.
« L'ex presidente del Consiglio avrebbe dichiarato che se le offerte - da parte dell'Austria, di cui da fonte germanica fu posta in circolazione la lista g'à nota, sono realmente esistenti, esse sembrano a lui accettabili.»
L'on. Cirmeni mandava da Roma allo stesso giornale torinese la considerazione seguente :
« Se l'on. Giolitti, si dice ovunque, ha detto che il problema si deve risolvere pacificamente e non con la
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