Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA CALATA DEI PROSSENETI„
nel buio. « Se l'Italia... se gli Imperi centrali... se la Triplice Intesa... » sono le premesse rituali di ogni discussione. Ma quali siano i veri rapporti fra l'Italia ed i belligeranti, nessuno sa con esattezza. È. un mistero che fa onore alla serietà dei nostri uomini politici, perchè in questa fìtta rete di intrighi nazionali, tesaci da ogni parte, basterebbe un'indiscrezione, una leggerezza, u-na mezza parola per pregiudicare irremissibilmente tutti i vantaggi che la sorte ci ha ancora riserbati. È un mistero che pone a dura prova le sollecite cure dei nostri parlamentari, che richiede calma nel nostro popolo, che suppone la fiducia nel patriottismo, nell'esperienza, nella abilità dei ministri. Gli uni e gli altri, Governo e Parlamento, dirigenti e popolo, hanno fatto finora il loro dovere. Ma se le cose sono a tale che sia opportuno rivelare ai nostri maggiori uomini di Stato le fasi diplomatiche e militari di questi mesi e add tare la via migliore che resta all'Italia, siano ben giunti anche questi colloqui.
« I nuovi elementi di giudizio condurranno a conclusioni meno cervellotiche e imporranno una maggiore disciplina. Ognuno sente che non è in giuoco l'uno o l'altro partito, questo o quel ministro, questo o quell'uomo politico, ma la salute e la fortuna d'Italia. Gli avvenimenti sono di tali proporzioni che al loro confronto spariscono le piccole passioni, le ambizioni individuali, i meschini calcoli partigiani. Parlamento e Paese sentono la grande responsabhtà del momento, la quale si estende a tutta la nostra generazione. Come i padri ci prepararono una nazione saldamente unita, così la nostra generazione ha il dovere di tramandare alla ventura un Paese sicuro da ogni insidia. Forse un momento così ricco di promesse e di rischi non si presenterà più in questa prima metà di secolo e forse anche nella seconda. Ma i rischi si potranno attenuare e probabilmente eliminare e le promesse raggiungere, se l'esempio della concordia e della salda volontà dato dal Parlamento si propagherà pel Paese e lo conforterà come felice presagio del suo luminoso avvenire. »
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