Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAto, che quella iniziato dal Biilow è un triste giuoco, il quale non può che durar poco... »
      Queste prime notizie frammentarie sulla natura e la portata delle proposte austriache, furono poi completate dall'on. Cirmeni — notoriamente portavoce della parte giolittiana — che inviava alla Stampa da Roma u-na lunga nota sulla genesi, lo svolgimento e gli scopi delle asserite trattative fra l'Italia e l'Austria-Ungheria, per la iniziativa e il tramite della Germania, a mezzo di Biilow.
      «È una nota — osservava il Popolo d'Italia — che non può essere lasciata passare inosservata, non tanto per l'attendibilità della sua fonte, quanto per la precisione e la sicurezza delle affermazioni che vi si contengono, alle quali dà un particolare valore il fatto che se ne permise la integrale trasmissione della censura, e la circostanza che contemporaneamente, a Londra, l'Ambasciata italiana sentiva il bisogno di eseguire l'ordine di smentire la voce di trattative e di accordi fra l'Italia e la Triplice Intesa.
      « Ora in questa nota l'onorevole Cirmeni — spiegato come la Germania, in previsione dei risultati della guerra, avendo bisogno dell'amicizia dell'Italia e non potendo fare a meno di quella dell'Austria-Ungheria, sia stata spinta dai suoi vitalissimi interessi a prendere la iniziativa per la eliminazione del grande dissidio esistente fra le sue due alleate — afferma nettamente e recisamente che la sua idea ha trovato la massima favorevole accoglienza prima a Vienna e poi a Roma. »
      Infatti, l'on. Cirmeni precisava : « Prima a Vienna, perchè se la Germania non fosse riuscita ad assicurarsi il consenso della monarchia austro-ungarica, si sarebbe ben guardata dal fare il minimo passo a Roma. Questa precauzione che è elementare in tutte le piccole tat-tative fra privati, non poteva essere trascurata in una vitalissima questione tra grandi potenze. Poi a Roma, perchè è molto facile il comprendere che il principe di Bùlow, prima di fare il passo ufficiale con Sonnmo e con Salandra, dovette assicurarsi in via confidenziale
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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