Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIQuesto fa veramente stupire. Fra tre Stati, non solo a-mici, ma anche alleati, dovrebbe essere facile precisare quali siano i reciproci desideri. La cosa più semplice e più opportuna sarebbe che una buona volta i tre Governi alleati incaricassero i loro rappresentanti di discutere amichevolmente, con oneste intenzioni, di ciò che hanno da lagnarsi reciprocamente. La Germania, non direttamente interessata, può essere un'imparziale mediatrice e non dubitiamo che si arriverebbe ad un soddisfacente risultato.
      « Discutendo si presentano possibilità di accordi che non è detto che debbano avvenire esclusivamente su base di territori. È possibile che per il momento non sia molto importante raggiungere o no un accordo, ma è essenziale che venga rimossa la barricata che chiude la via ad una forma sana, reciprocamente vantaggiosa, della politica avvenire dell'Europa centrale ».
      L'on. Torre rispondeva al giornale tedesco, insistendo nella tesi già esposta.
      I tedeschi — egli diceva —- sembra non abbiano compreso le vere ragioni dell' atteggiamento italiano : credono quindi che un accordo fra Italia e Austria sia facilmente raggiungibile, sul fondamento di qualche cessione territoriale nel Trentino e verso l'Isonzo. Il problema è invece assai più complesso, perchè, anche volendo limitare la contesa ai soli rapporti fra Italia ed Austria, bisogna considerare il problema dell'Adriatico nel suo doppio aspetto della difesa militare dell'Italia e delle nuove relazioni fra italiani e slavi. La composizione di queste complicate divergenze non è agevole. La Germania è la prima ad esserne persuasa : tanto persuasa che fino a questo momento non ha stimato opportuno di fare alcun passo per un accordo fra Italia ed Austria, nel senso accennato dai giornali tedeschi. L'accordo infatti dovrebbe essere completo : altrimenti non avrebbe ragione di essere.
      Le polemiche dei giornali sull'argomento, concludeva l'on. Torre, appaiono perciò vane, sia perchè non corrispondono a nessuna azione reale del Governo germanico, sia perchè si riferiscono a presunte cessioni di
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      1. REGGIO — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. X. 7


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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