Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA CALATA DEI PROSSENETIanche, ad uscire dall'isolamento in cui oggi ci troviamo, e in cui la chiusura del conflitto europeo potrebbe lasciarci esposti a nuovi pericoli, senza l'appoggio di a-mici a cui ci abbiano legati nuovi comuni interessi.
« Noi non discuteremo oggi la tesi di cui riconosciamo tutta l'importanza : ma nei riguardi della discussione sollevata intorno alla lettera dell'on. Giolitti, crediamo di poter esprimere la convinzione che anche questo lato del problema non sfuggirebbe certo alla sua considerazione. Probabilmente, anzi, vi prenderebbe u-na parte preminente.
« Venendo a quello che abbiamo qualificato aspetto minore della discussione, osserviamo che esso si colora secondo le tendenze e gli ambienti. Gli interven-zionisti ad oltranza, ad esempio, traggono dalla discussa lettera la deduzione che serva agli interessi dei neutralisti ad ogni costo e del principe di Bùlow : e che per essa appaia che « con o senza colloqui, l'on. Giolitti e il principe di Bùlow si trovano pienamente d'accordo ». A costoro possiamo domandare come mai, dopo aver messe in giro tante fandonie sul pensiero dell'on. Giolitti, credono oggi di essere nei segreti del pensiero dell'ex-Cancelliere germanico, e di poterlo con o-gni sicurezza proclamare. E possiamo per di più richiamare alla loro attenzione i dubbi che lo stesso Corriere della Sera affaccia sulle pretese possibili offerte del principe di Biilow.
« Altri invece — prosegue il giornale — leggono le parole dell'on. Giolitti con una disposizione che giudichiamo anch'essa illegittima e pericolosa, ed atta a condurli al di là, molto al di là, del loro preciso significato. È una tendenza, questa, la quale, a quanto ci riferiscono, si manifesta specialmente nei corridoi di Montecitorio, dove pare sia cosi profonda, così irresistibile l'attitudine machiavellica di voler leggere fra le righe, che si finisce per dimenticare affatto di leggere le righe stesse. Ora noi ammoniamo i rappresentanti di questa tendenza a non voler soffocare sotto le loro deduzioni e supposizioni le parole semplici e precise dell'on. Giolitti.
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