Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIRoma. Tanto, in Austria si sa molto bene che se questa missione avrà qualche risultato, esso non potrà essere ottenuto che a spese della monarchia danubiana, e quindi i circoli austriaci preferirebbero quasi che il principe Biilow riportasse completo insuccesso, perchè pensano che in questo caso la Germania sarebbe tanto più pronta a condividere lo sdegno dell'Austria contro l'Italia.
      « Si è parlato più volte della possibilità che l'Austria, in un momento serio, per averci amici, si decida' a regalarci il Trentino. Questa voce ha fatto capolino anche ora. a proposito della missione del principe Biilow; ma chi conosce la situazione a Vienna, e le idee che dominano da questo lato nei circoli più influenti della monarchia danubiana, deve convenire che se queste possono essere le intenzioni del governo tedesco — ciò che veramente non è ancora accertato — non è detto ancora che anche il governo austriaco la pensi così. Vi ho già fatto notare a suo tempo, che l'Austria, nel Trentino, ha sacrificato somme favolose per fortificarlo convenientemente, appunto perchè non ha voluto mai prendere in considerazione l'eventualità di doverlo cedere senza colpo ferire. Vero è che oggi l'Austria si trova con l'acqua alla gola; ma a Vienna in questo momento hanno la massima autorità i circoli militari, che hanno imposto a suo tempo le straordinarie opere di fortificazione nel Trentino, e che ora non si adatterebbero a sgombrarle, senza aver tentato di farci almeno pagar cara quella che costoro chiamano la nostra slealtà. E poi eglino pensano che probabilmente, come stanno le cose ora, il sacrificio non basterebbe a salvare la monarchia danubiana dal grave pericolo che incombe su di lei.
      « A Vienna si è tanto lontani dall'idea di voler a-dottare verso l'Italia una politica conciliante, che un'agenzia, la quale per tastare il terreno aveva lanciata la notizia secondo cui il governo, per dar prova agli italiani delle sue buone disposizioni, avrebbe inaugurato subito la famosa facoltà giuridica italiana... a Viénna, ha avuto il severo ammonimento a non occuparsi più
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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