Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (70/196)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAne di condurre l'Italia a cambiare l'orientamento adottato, si è commesso alla Wilhelmstrasse, un nuovo errore di psicologia, aumentando le diffidenze dei nostri vicini di oltre Alpe, ed eccitandone le suscettibilità.
      « Il principe di Biilow cercherà invano di sfruttare gli inevitabili incidenti che turbano il commercio di tutti i neutri prossimi agli Stati belligeranti. Egli può portare all'Italia tutte le soddisfazioni per l'avvenire, ma l'opinione ormai si è già formata, ed il governo ha scelta la sua linea di condotta. »
      Alle notizie sulle correnti d'opinione che prevalevano all'estero, recò un interessante contributo una lettera di Franco Caburi dal confine austriaco, nella quale erano dati nuovi particolari sul pensiero dominante a Vienna.
      Dopo aver tratteggiato il malcontento ed i timori della popolazione, il Caburi continuava così :
      « Gli uni bestemmiano contro i responsabili degli errori passati, contro la cecità e l'ostinazione dei governanti, che non hanno saputo prevedere la situazione o-dierna, che non hanno fatto nulla per evitarla, e che al contrario con la loro condotta di fronte agli italiani e ai rumeni dell'interno hanno fatto il possibile per aggravarla; gli altri invece, sapendo di aver approvato a suo tempo le ingiustizie dei vari governi contro i nostri connazionali, oggi per coerenza continuano a strillare contro di noi, accusandoci di slealtà.
      « Il governo, dal canto suo, mostra con la sua condotta di dar ragione a questi ultimi, visto che i suoi organi nelle provincie italiane, lungi dal manifestare una lodevole resipiscenza, hanno voluto proprio ora aumentare le misure di rigore a danno di quelle popolazioni.
      « Non è quindi da stupirsi se le stesse ragioni che hanno consigliato ai circoli di Budapest il viaggio del conte Tisza in Germania, e poi la nota dimostrazione alla Camera ungherese contro la tendenza a voler costringere l'Ungheria, a fare concessioni troppo vaste ai rumeni, inducono ora i circoli di Vienna a mostrarsi piuttosto seccati della missione del principe Biilow a
      — 70 — .


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

Pagina (70/196)






Italia Wilhelmstrasse Alpe Biilow Stati Italia Franco Caburi Vienna Caburi Budapest Tisza Germania Camera Ungheria Vienna Biilow