Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIa La principale frontiera dell'Italia, scriveva quel giornale, è il mare; è sopratutto col mare, e attraverso il mare, che essa mira al suo sviluppo. L'Italia intende essere una grande Potenza mediterranea.
      « Questa sarà la corda principale dell' arpa del principe di Biilow, che cercherà dimostrare come la Germania, con le sue grandi organizzate industrie, con le sue linee ferroviarie attraverso le Alpi, attraverso la Svizzera neutrale e il Tirolo, è l'unico vicino mercato per l'Italia, che ha abbondante merce da scambiare con essa.
      « Anche politicamente la Germania avrebbe da offrire qualche cosa all'Italia. Essa dice : « Noi non abbiamo alcuna ambizione territoriale; alleatevi con noi e sarete così sicuri per terra, e potrete rivolgere le vostre energie al mare. Se noi distruggiamo la flotta inglese e schiacciamo la Francia, voi avrete quello che desiderate : il dominio cioè del Mediterraneo ».
      « E tutto questo porta con sè un nuovo Romano Impero. Questo, a quanto pare, bisogna ritenere che il principe di Biilow dirà. »
      Ma il giornale inglese scopriva che vi era un punto debole in questo programma :
      « Il pangermanismo stima indispensabile che Trieste debba rimanere sotto l'influenza tedesca, o come porto austriaco o come porto germanico. Se la flotta tedesca riuscisse a conquistare il dominio del mare, essa amerebbe avere una base navale nel Mediterraneo, e Trieste è uno dei porti prediletti.
      « In questo caso l'Italia non comanderebbe più nel Mediterraneo.
      « Se l'Italia poi non si piegasse alle voglie tedesche, l'esercito della Germania sarebbe tentato ad attraversare le Alpi.
      « Ma vi e ancora della probabilità che la flotta tedesca non riesca a distruggere quella inglese, e il principe di Biilow diffìcilmente potrà risolvere in anticipo questa formula. »
      La Morning Post sperava che l'Inghilterra e gli alleati non farebbero alcuna controfferta.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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