Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIne della Triplice Alleanza ha potuto spiegare con tanta vigoria la sua posizione nel mondo, saprà comprendere verso quale direzione dovrà dirigere la fronte il caporale italiano con la bandiera e il tamburo. Biilow non si sarebbe risolto ad accettare la nuova carica, se avesse potuto temere che la sua missione sarebbe fallita : egli non ha mai perduto la sua fiducia nel popolo italiano. )>
      La Neue Freìe Presse, dopo aver ricordato che il Biilow aveva sempre pensato esser inammissibile per una personalità responsabile il portare il nuovo Stato i-taliano, dal porto tranquillo della Triplice Alleanza, con il suo sicuro ancoraggio, ad un nuovo porto, sfidando le incertezze di un viaggio pieno di avventure, concludeva così :
      « Villa Malta sarà ora il centro della grande politica europea, e noi accompagniamo il ritorno di Biilow alla diplomazia col desiderio che l'uomo di Stato che un giorno, alludendo alla alleanza austro-tedesca, pronunziò la nota frase della fedeltà del Nibelungo, possa riuscire ora nel suo grave compito. »
      In Germania non si cercava di nascondere la difficoltà del compito affidato a Biilow; ma si aveva fede, tuttavia, nella riuscita.
      La Deutsche Tageszeitung diceva :
      « Il popolo tedesco accompagna il Principe con i migliori auguri nella capitale italiana. Il sacrificio che il Principe fa per gli interessi del popolo tedesco, è grande, e il compito cui si sobbarca è straordinariamente difficile. Egli è il primo ad esserne convinto. Se tuttavia lo ha accettato, l'ha fatto perchè ritiene di non poter rifiutare alla patria, all'Imperatore e all'Impero i suoi servigi. È presumibile pure che il principe Biilow non sarebbe andato a Roma, qualora avesse giudicata la sua missione priva di probabilità di riuscita. »
      L'ex diplomatico von Rath, in un articolo pubblicato nel Tag, andava più in là : non solamente riteneva che Biilow sarebbe riuscito, ma faceva credere che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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