Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIinente nella puerile presunzione della ingenuità e della dappocaggine altrui.
      Tuttavia questo ultimo « mortaio diplomatico » armato dalla Germania ed appuntato proprio su Roma — proseguiva l'Idea Nazionale — significa che oggi almer no i direttori dell'Impero si rendono conto della importanza « decisiva » della politica italiana. Ma non è forse troppo tardi? Anche questo genere di constatazioni bisogna farle in tempo utile. E certo l'Impero tedesco a-vrebbe assai meglio provveduto ai suoi interessi, se della importanza capitale del fattore italiano avesse tenuto il debito conto, non oggi, ma prima, nella lunga pratica della Triplice Alleanza, in cui esso troppe cose sacrificò, anche la solidarietà dell'Italia, alla nota cecità con cui legò incondizionatamente le sue sorti a quelle di un cadavere politico : della Monarchia austro-ungarica...
      Il Messaggero pubblicò gli apprezzamenti di un « autorevole personaggio, che aveva avuto occasione di avvicinare un interprete fedele del pensiero della Wil-helmstrasse ». Il ragionamento del personaggio era sostanzialmente questo :
      In Germania si è persuasi che l'entrata in lotta dell'Italia e della Rumenia a fianco della Triplice assicurerebbe in modo sicuro e definitivo la vittoria contro la Intesa e gli alleati dell'Intesa; mentre una conversione a sinistra delle due nazioni latine, e dell'Italia naturalmente in primissima linea, renderebbe troppo arduo il compito impostosi dal blocco tedesco. Di qui la opportunità di convergere ogni sforzo su Roma — che dominava in quel momento Bukarest — per paralizzare un attacco dell'Italia e della Rumenia e possibilmente per avere l una e l'altra a fianco.
      Biilow avrebbe avuto carta bianca per le sue trattative. Da ciò l'adesione forzata austriaca al nuovo comandamento tedesco, di abbandonare definitivamente ogni velleità antitaliana, e di largheggiare nella offerta di compensi, così come non fu mai fatto all'epoca di von Merey, che di impegni gravosi per l'Austria non
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. X. 4


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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