Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETIsi, che appaiono come un ostacolo insuperabile alla a-zione assegnata al principe di Biilow. Il primo è che la guerra è stata voluta perchè l'Austria era decisa a risolvere la quistione degli slavi del sud. Il secondo è che la Germania è stata ed è completamente solidale con l'Austria in questo intento. Questi i due fatti che riguardano più direttamente e immediatamente l'Italia. La Germania si era preparata alla guerra, e si è impegnata a fondo, non per questo soltanto, ma con un piano più grandioso : quello di imporre la sua egemonia e sovrastare all'Europa contemporaneamente, nel campo politico, economico ed etnico. Il piano dell'Austria-Ungheria, più limitato e particolare, serviva al suo, in quanto le creava verso l'Oriente e l'Asia turca l'appoggio e la via per raggiungere il massimo suo scopo. Il legame intimo fra la politica germanica e la politica austriaca si è fondato sopra questa specie di interdipendenza tra le finalità dei due Stati.
      « Orbene l'Austria, col pensiero al dominio della Slavia del sud, fece, specialmente negli ultimi tempi, tutti gli sforzi per deprimere le popolazioni italiane della Monarchia; essa credeva che. sacrificandole, avrebbe ottenuta più sincera e più solida la fiducia dei suoi slavi. Quanto più crebbe in lei il bisogno di risolvere ad ogni costo e modo il problema slavo all'interno ed all'estero, tanto più l'elemento italiano dipendente da lei le apparve un impaccio, e tanto più il dissenso con l'Italia, quantunque dissimulato, si andò maturando profondamente. L'Arciduca Francesco Ferdinando era convinto che la prima guerra degli Absburgo si sarebbe dovuta fare contro l'Italia, non contro la Serbia; una guerra che fosse riuscita vittoriosa contro l'Italia, a-vrebbe dato il modo alla monarchia di risolvere all'interno con minori difficoltà e pericoli il problema dei rapporti fra i diversi popoli nel_ predominio dello Stato, e le avrebbe dato un prestigio più forte verso gli slavi dei Balcani. L'assassinio dell'Arciduca fece precipitare le cose verso un altro segno; ma se questo ha spostato il processo esteriore degli avvenimenti, non ha mutato affatto la logica politica dell'Austria-Ungheria. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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