Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdevono procurare le debolezze politiche nel carattere del nostro popolo. Alle debolezze, anche politiche, si rimedia col sapere, molto meno spesso che colla esperienza. Speriamo che non sia un'esperienza troppo dolorosa quella che ci farà aggiungere il talento politico alle molte e preziose qualità nostre.
      « Ad onta di un passato ricc.o di rovesci politici, noi questo talento non l'abbiamo ancora.
      « Un giorno io discussi questo tema col compianto direttore ministeriale Althoss.
      « — Già, ma che volete di più? — mi rispose il distintissimo direttore col suo speciale buon umore. — Noi tedeschi siamo il popolo più istruito e più valente in guerra del mondo. Siamo stati eminenti in tutte le scienze e in tutte le arti; i maggiori filosofi, i più grandi poeti e maestri sono tedeschi. Presentemente occupiamo il primò posto nelle scienze naturali e nel campo della tecnica, e inoltre abbiamo raggiunto un enorme sviluppo economico. Come stupirvi che siamo asini in politica? Il punto debole ci deve essere. »
      Nominato Cancelliere dell' Impero, Bernardo von Biilow era stato il primo e vero interprete del concetto imperialista di Guglielmo II. Per bocca di Biilow era stata formulata per la prima volta, nel Parlamento tedesco, l'audace aspirazione d'una Germania mondiale, grande potenza marittima, grande dominatrice dei mercati, grande disseminatrice di colonie e di dominio per tutte le contrade dell'orbe.
      Oratore elegante e facile, incisivo o scherzoso a seconda dell'opportunità, Biilow conosceva tutte le audacie della parola, compresa quella suprema della franchezza. Quando l'affaire Dreyfus faceva sussultare epiletticamente la Francia, e per l'aria correva minaccioso il rombo precursore di possibili complicazioni internazionali, Biilow, dal banco dei ministri, aveva proclamato serenamente e imperturbabilmente la verità vera, tanto diversa da quella che in omaggio ad una pretesa ragion di Stato cinque ministri francesi della guerra avevano ripetuto alla tribuna del Parlamento francese.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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