Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnorevole con tutti i vicini, augurandosi che fosse questa l'ultima guerra, dalla quale il socialismo avrebbe tratto un miglior argomento di vittoria. Egli lamenta che noi non vediamo il pericolo dell'aggressione russa e della ostilità inglese che separava la Germania dal resto del mondo e la soffocava. Fa una distinzione fra lo zarismo e il kaiserismo, ricordando che la Germania è il solo paese dove il partito socialista sia veramente forte ed importante. Ricorda che i tedeschi vanno contro i francesi « colla morte nell'anima » (secondo una frase del discorso di Haase); ma intendono combattere nella Francia lo zarismo. La colpa è della borghesia francese che per 30 anni ha adoperato i denari degli operai francesi per aiutare lo zarismo. '
      «Fa notare che il partito tedesco non ha mai votato un soldo per il militarismo e ripete che gl'italiani dimenticano il pericolo russo e l'ostilità inglese.
      « Si meraviglia che noi crediamo che il partito tedesco così forte abbia rinunciato ai suoi propositi ed ai suoi ideali, ma bisogna convincersi che non vi era altro da fare che votare i crediti militari richiesti. Rileva che tutti i giornali borghesi ital ani sono contro la Germania e in favore della Francia, mentre, secondo loro, i socialisti italiani sembrano d'accordo colla borghesia i-taliana nel sostenere la presente situazione italiana. Nessuno può dire ora, se il partito tedesco abbia fatto bene a seguire la linea di condotta che ha seguito. Certo, esso è stato in perfetta buona fede ed è convinto di avere agito socialisticamente. In ogni caso non poteva fare nè diversamente, nè di più. Per esso una rivolta, uno sciopero generale erano fuori di discussione, date le condizioni sociali della Germania e il pericolo e la minaccia russa.
      « Egli pensa che il dovere dei socialisti italiani è di mantenere la neutralità per tenere un punto d'appoggio per rifare i rapporti internazionali socialisti. In caso di una pace apparente, non solida nè sicura, i partiti socialisti devono agire perchè la pace sia invece tale da assicurare l'avvenire.
      « Tiene a dichiarare che il partito tedesco non de-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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