Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAneutrale, ed egli, barone Macchio, lo riteneva sincero con queste affermazioni; ma bisognava tener conto dell'opinione pubblica e su essa egli si "mostrava preoccupa-to.
      Stabilita così la situazione di fatto, due correnti si sono stabilite nelle alte sfere austriache per fronteggiarla : una propendeva a cedere il Trentino all'Italia, dietro una solenne impegnativa dichiarazione di questa, di non aspirare ad altri acquisti territoriali; un'altra — capitaneggiata in modo reciso dal vecchio Imperatore — era per l'intransigenza più assoluta verso l'Italia stessa.
      Il proposito dèi1 Imperatore, appoggiato dai generali, sarebbe di tentare un ultimo energico sforzo per liberare dal nemico i territori dell'Impero occupati al presente e trattare, quindi, colila Russia e colla Serbia la pace : risolto così questo problema guerresco, fronteggiare l'Italia e la Romania, negando ad esse ogni rivendicazione territoriale. Questa corrente è prevalsa ed è stata concretizzata nell'allontanamento del Berchtold e nell'assunzione al potere del Burian col compito di tentarne l'attuazione.
      Per ottenere l'adesione della Germania, sono stati inviati al quartier generale tedesco l'Arciduca Ereditario e lo stesso Burian; e pare che questi siano riusciti nell'incarico, ottenendo una più attiva cooperazione dell'esercito tedesco per liberare il territorio della monarchia dal nemico : l'annunciato invio di forze germaniche in Ungheria ne sarebbe la conferma.
      Questi rinforzi, che sembravano da prima destinati ad aiutare una nuova offensiva contro la Serbia o a coprire il confine verso la Romania, sono invece, secondo il foglio torinese, destinati al tentativo austriaco contro i russi attraverso i Carpazi, col quale si cerca di battere le truppe dello Zar in modo da costringerle a ritirarsi, liberando Przemysl e riconquistando anche Leopoli.
      Questo piano militare austriaco deve essere attuato colla massima rapidità per due ragioni : 1. la crisi dei viveri, per cui dopo la metà d'aprile si dovrà ricorrere ai depositi militari per alimentare la popolazione, indebolendo l'efficienza bellica dell'esercito; 2. il timore
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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