Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtico della terraferma e il console avrebbe potuto far constatare alle autorità superiori di Zara l'arbitrio commesso dai loro funzionari.
      Subito il console andò alla luogotenenza e chiese spiegazione della misura poliziesca, che non era giustificabile alla stregua della convenzione italo-austriaca e che quanto meno doveva essere regolarmente preannunziata al nostro rappresentante.
      L'effetto delle proteste verbali del console deve essere stato immediato, poiché la luogotenenza inviò subito un ufficiale, dando ordine al capitano e alle sei guardie di lasciare il piroscafo e di rinunziare alla visita. Giunse così il console, che fece rimettere il ponte del piroscafo, e allora il capitano con le sei guardie scese sulla banchina.
      Altri episodi continuavano a dimostrare come l'Austria non rinunciasse alla sua opera vessatoria.
      Una corrispondenza da Udine al Messaggero recava :
      « Il servizio postale con l'Austria viene, secondo gli accordi tra i due governi, fatto a mezzo di un messaggero postale italiano, il quale va fino alla stazione di Cor-mons, dove rileva la corrispondenza ordinaria, e ogni cinque giorni si spinge fino a Gorizia, dove riceve in consegna i pacchi valori.
      « Stamane è partito, col treno delle 3, il signor Raimondo Baracelo, del nostro ufficio postale, addetto a questo servizio : egli doveva giungere fino a Gorizia e far ritorno ad Udine col treno delle 13. Ma al giungere del treno, rotti i sigilli dell'ambulante postale, con grande sorpresa non si trovò il messaggero. Si è appreso poi che il Baraceto è stato tratto in arresto alla stazione di Gorizia; nel vagone postale salirono, a Cormons, due impiegati austriaci, i quali tennero compagnia all'impiegato postale italiano fino a Gorizia; appena il treno giunse a Gorizia, si presentarono due poliziotti austriaci, i quali arrestarono il messaggero. Le ragioni dell'arresto si ignorano. »
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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