Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDA TO
      « — Ogni giorno, — egli ha detto, venivo interrogato dal giudice istruttore, che formulava un piano di accusa diabolicamente preparato, che bisognava smontare senza contraddizioni, che sarebbero potute riuscire fatali. A poco a poco si venne formando in me una tensione di spirito inaudita. Quantunque nessun indizio fosse contro di me, ero sorvegliato rigorosamente. Un soldato, con la baionetta inastata, era sempre al mio fianco. I miei parenti invocarono, invano, il console, e a questo fu risposto che l'istruttoria doveva essere compiuta. Finalmente, dopo due mesi di prigionia, per le vive sollecitazioni fatte dalla Consulta, fui liberate.
      « 11 signor Da Pino è giunto in Italia in stato di coś grande abbattimento, da venir meno alla stazione di Milano.
      « Egli conferma che la polizia austriaca obbliga i parenti dei trentini disertori, che si sono rifugiati in Italia, a scrivere a questi ultimi, invitandoli a tornare in Austria, dove ogni pericolo di arruolamento sarebbe scomparso. »
      Il Giornale d'Italia narṛ un incidente svoltosi a Zara fra le locali autorità austriache e il nostro console.
      Pochi minuti dopo l'arrivo del piroscafo Gallipoli, della « Puglia », a Zara, si presenṭ a bordo del postale un capitano di finanza austriaco con sei guardie, e chiese di compiere una visita alle « provviste di bordo. »
      Questa visita nascondeva invece il tentativo di una vera e propria perquisizione. A bordo del postale era giunto, prima delle guardie, il console cav. Milella, il quale alla strana richiesta rispose opponendosi energicamente e invitando il capitano austriaco a discendere dal piroscafo in cui era salito senza il suo permesso.
      Ma il funzionario non pareva disposto ad essere persuaso, ed allora il console fece sollevare il ponte che agganciava il piroscafo alla banchina, e il capitano con le sei guardie rimase dentro nel postale presso il boccaporto della stiva, guardato a vista da tutto l'equipaggio e in attesa di ordini superiori.
      Con il ritiro del ponte era spezzato il vincolo poli»
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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