Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      «Ciò che nel 1913 era offesa, è offesa anche nel 1914. Col nuovissimo rescritto del principe Hohenlohe, è riaperta una gravissima questione diplomatica fra l'Austria e l'Italia. L'anno scorso non abbiamo ceduto. Cederemo ora? »
      In seguito lo stesso giornale tornava sull'argomento, illustrando con queste parole la portata politica dell'episodio :
      « Il caso dell'ingegner Sospisio è un severo ammonimento per quelli i quali ancora si illudono sulle intenzioni e sui sentimenti dei circoli dirigenti austriaci a nostro riguardo. Un anno fa i decreti Hohenlohe erano un atto di un piano politico logico e completo. Erano stati formulati secondo il consiglio dei capi dello slavismo triestino, ed erano una delle manovre politiche e amministrative che dovevano portare gli sloveni alla conquista di Trieste. Oggi, certamente, l'Austria non vuole aiutare gli slavi, ma continua contro gli italiani le ostilità perfettamente con lo stesso sistema e gli stessi mezzi di prima. Anche quando il piano politico è escluso, la ostilità, la diffidenza, il rancore contro gli italiani continuano ad ispirare l'atteggiamento delle autorità austriache.
      « Noi sappiamo, cioè, per una prova tipica di quella « mentalità austriaca » di cui alla Consulta hanno la storia più che trentennale, che il principe Hohenlohe prosegue la sua politica antitaliana, come se nulla di nuovo fosse accaduto in Europa.
      « Noi sappiamo, cioè, che si può fare una politica slavofìla e si può immediatamente mutarla, per rispondere alle esigenze della guerra mossa alla Serbia e alla Russia; ma il comune denominatore di tutte le politiche della monarchia rimane necessariamente uno, storicamente uno; la lotta implacabile agli italiani.
      <( E tutta la storia della nostra trentennale diplomatica attività si compendia nella sottomissione, attraverso l'alleanza, dell'Italia a questi duri, ferrei, immutabili propositi di lotta. »
      L'Ambasciata d'Austria a Roma, che in tutto quel periodo parve avere il particolare incarico di smentire
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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