Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDA TOvoli propositi che animano le autorità austriache riguardo alla vita ed agli averi dei nostri fratelli irredenti soggetti all'amoroso governo di Sua Maestà Imperiale e Reale Apostolica.
      « Giorni sono, ebbe luogo una seduta della Giunta provinciale del Tirolo, presenti il luogotenente conte Toggenburg ed un'alta autorità militare, allo scopo di discutere dell' approvvigionamento della provincia" in questo periodo guerresco. In tale occasione, uno dei rappresentanti del Trentino, e precisamente l'on. Enrico Conci, ex-vicepresidente del Parlamento viennese, domandò la parola, e fece la seguente protesta, del tenore della quale vi posso" garantire quasi parola per parola l'assoluta autenticità :
      « Signori! Mi consta che persone facoltose di Trento trasportano altrove, in luoghi più sicuri, i loro tesori, gli archivi delle loro antiche famiglie e le tele pregevoli; e sapete perchè? Perchè l'alta ufficialità va ripetendo che Trento mai e poi mai sarà ceduta all'Italia; ma se, contro ogni previsione, un giorno si presentasse la minaccia militare italiana e la conseguente evacuazione austriaca da Trento, la bella città nostra, tempio di storiche memorie, verrebbe in tal caso rasa al suolo, e l'esercito italiano non troverebbe al suo entrare che un mucchio di rovine. Ebbene, signori, questo linguaggio, purtroppo, ci indica chiaramente in quali mani noi ci troviamo. Se gli italiani si presentassero innanzi a Trento, io non dico di accoglierli festosamente nè di ricacciarli, perchè non tocca a me il decidere in proposito, ma che si voglia massacrarci perchè la nostra lingua è l'italiano, ma che si voglia distruggere le nostre case avite perchè non abitate da tedeschi, si voglia abbattere le nostre vetuste chiese e i nostri monumenti perchè monumenti di italianità, oh! contro questi propositi barbari, crudeli e vandalici, io levo alta e fiera la mia protesta, che è la protesta unanime e vibrante di tutto il popolo di Trento. »
      « Queste fiere parole pronunciate dal dottor Conci con foga commossa, insolita nel mite deputato cattolico trentino, fecero sull'alto consesso una impressione enor-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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