Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgiate per terrorizzare la popolazione. Una povera vedova, della Valile Lugarina, impazzì in seguito allllà vi-lissima persecuzione della gendarmeria.
      « Il figlio di costei, tornato ferito dai campi della Galizia, aveva gettato la divisa alle ortiche, e aveva varcato il confine italiano. La gendarmeria, dopo aver martirizzato la madre con ogni mezzo, inventò la storiella che il disertore era stato riconsegnato dall'Italia, e che era stato subito fucilato nel castello di Trento. Un gendarme riferì la cosa alla povera madre, che ne impazzì dal dolore. »
      E un'altra corrispondenza narrava : « Dalle notizie giunte dal Trentino, appariscono sempre più le tristi condizioni degli italiani irredenti. Nella gravità di quest'ora storica, la monarchia austro-ungarica appesantisce la sua mano sui soggetti al giogo poliziesco. Le rappresaglie contro le famiglie dei disertori trentini sono ormai all'ordine del giorno; esse infieriscono a Trento come a Rovereto, come in ogni altro angolo di questa disgraziata terra trentina.
      «A Trento, città, è arrivata da Innsbruck una commissione imperiale, con l'incarico di eseguire perquisizioni nelle case dei disertori e di assodare la correità eventuale delle famiglie nei casi di diserzione. »
      Franco Caburi, che in quel tempo era stato a Trento, dava queste notizie al Giornale d'Italia :
      « La sorveglianza è organizzata così bene, che chi per avventura è colto dallo strano desiderio di visitare in questo momento il Trentino, si accorge subito di andare incontro a un brutto guaio, e cerca possibilmente di squagliarsi al più presto per non dover subire noie maggiori. Sopratutto se si è italiani, l'affare diventa molto serio. C'è una tale diffidenza verso di noi nelle autorità, che quando si è varcata la frontiera si incomincia subito ad avere l'impressione di.dover essere arrestati da un momento all'altro.
      « Appena usciti dalla stazione, avete subito da presso le spie, che non vi lasciano più. Stanno persino a fare la guardia di notte alle vostre finestre, e vi seguono perr- 138 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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