Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtrovano attualmente sotto le armi, verranno sottoposti a speciale sorveglianza.
      « 6. Gli italiani sudditi austriaci dai 18 ai 40 anni, che siano stati dichiarati inabili alle armi e che non sono compresi nelle liste di proscrizione, verranno sottoposti a nuova visita medica, e salvo il caso di difetto fisico troppo evidente, reclutati e inviati a prestar servizio presso i reggimenti di stanza in Boemia.
      « 7. Per gli ostaggi devono venir applicate le norme indicate nella circolare riservata in data 16 settembre ultimo scorso. »
      Un italiano rimpatriato da Zara narrava al Nuovo Corriere di Ancona :
      « La polizia esercita tutte le sue persecuzioni contro l'elemento italiano; per poco o nulla si viene arrestati; basta parlare dell'Italia per incorrere nei rigori della legge, di una legge quasi marziale, che viene applicata nella forma più odiosa.
      « Un giovane italiano aveva inviato una lettera ad un amico residente a Roma, con augurii all'Italia. La lettera fu sequestrata, e il giovane arrestato e mandato in fortezza. Di lui non si ebbero mai più notizie; forse avrà subito la sorte di tanti altri suoi compagni, rei soltanto di nutrire affetto per la nostra, per la loro cara patria.
      « Un altro giovane, prima dello scoppiare della guerra, era stato chiamato a deporre in qualità di testimone in un processo. In Austria, come è noto, il giuramento si presta sul crocifisso : il teste non era stato battezzato, e i giudici, non ritenendo giusto che egli, ateo, giurasse su Cristo, lo invitarono a giurare su quanto a-veva di più caro al mondo.
      (! Il giovane, suddito austriaco ma italiano nel cuore, rispose : « Giuro sull'avvenire e sulla grandezza d'Italia! ».
      « I giudici rimasero allibiti; la polizia, lì per lì, non potè far nulla, ma iscrissero il nome del giovane nel libro nero; e, appena scoppiata la guerra, il pericoloso
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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