Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDA TOIl processo a suo carico si tenne a Trieste, dinanzi al tribunale di guerra : ed il Vidali fu condannato a due anni di carcere duro, inasprito da un digiuno al mese.
      Dinanzi alla Corte militare di Gorizia comparve il contadino Antonio Puspan, accusato di aver inneggiato alla repubblica (!). Fu condannato ad otto mesi di carcere duro, con due digiuni.
      Sotto l'accusa di aver conosciuto il piano di diserzione di un suo amico e di non averlo reso noto a tempo all'autorità militare, fu arrestato, a Trieste, il dottore Zumin, fratello del vice-procuratore di Stato, e internato a Lubiana.
      Il farmacista Italo Lion, di Pirano, fu rinchiuso nel castello di Graz sotto l'accusa di alto tradimento, per aver detto che la situazione dell'Austria gli sembrava disastrosa.
      Giuseppe Rizzatti, di Fiumicello, accusato d'aver agevolato la fuga ad alcuni disertori, fu condannato a dieci anni di carcere...
      Ma tutto ciò era ancor poca cosa. Il pubblicista Ma-strolonardo, che fu a Trieste al tempo della neutralità italiana, scriveva :
      « Narravano le popolane di Città vecchia che ogni giorno, a mattutino, la campana di S. Giusto, con alcuni secchi e lugubri rintocchi, dava il segno dell'avvenuta fucilazione di qualcuno fra le mura dello storico castello. C'era persino chi affermava, con raccapriccio, di a-ver udito i colpi di fucile e l'urlo di dolore degli uccisi... e di aver altresì visto entrare nel castello e poi uscirne il prete che andava ad assistere i condannati nella loro esecuzione capitale... »
      Eppure, mentre Trieste si dibatteva in quest'agonia, non mancava chi cercava di colpirla in ciò ch'essa aveva di più caro : nel suo sentimento d'italianità. Una bassa insinuazione correva sordamente e diceva :
      «Trieste non ha dimostrato di voler l'annessione al regno, non ha gridato alto il suo cordoglio ed il suo fremito di desiderio; Trieste crede che il commercio e le
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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