Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgolfo la bandiera, simbolo di tante speranze e di tanti sacrifici, attirava gli sguardi della popolazione.
      E l'Austria si vendicava a modo suo. Una lettera da Trieste all'/dea Nazionale diceva :
      « È avvenuto in questi giorni un fatto che in altri tempi avrebbe fatto spargere fiumi d'inchiostro. Una delle più vecchie questioni nazionali di Trieste era quella della scuola slava in città. Gli slavi domandavano da un mezzo secolo che si istituisse una scuola elementare pubblica slovena in città. Il partito liberale italiano e il Municipio l'avevano sempre rifiutata. Non si voleva dare agli' slavi lo strumento più efficace per sostenere la loro invasione etnica. Si era arrivati a questo, che qualche anno fa il governo e i partiti slavi offersero agli italiani la Università italiana a Trieste, purché il Comune istituisse la scuola elementare slovena a Trieste; e gli italiani rifiutarono la Università, per non dare la scuola elementare.
      « Una settimana fa — senza che nessuno la domandasse, senza che nessuno se ne ricordasse — la scuola elementare slovena, in città, è stata istituita dal governo. È. uno dei colpi più forti dati dal principe Hohenlohe. Se si restasse allo statu quo, sarebbe un passo formidabile della propaganda panslavista. Ora appare uno sfogo ridicolo. La scuola agisce in decenni; oggi il cannone decide in ore. I piccoli fatti sfuggono, e il buon principe amico dejl'Italia può continuare tranquillamente la sua opera. Se fallirà, non sarà per colpa sua; lui per la guerra non si è commosso, e continua la lotta contro gli italiani, come se nulla fosse successo. »
      E dopo aver colpito i triestini nel loro sentimento nazionale, si riprendevano più accanitamente i processi politici.
      Un giorno la polizia scoprì ch'erano stati diffusi dei manifesti incitanti la popolazione a negare il suo obolo ad una colletta fatta per i soldati austriaci. Fu arrestato quale supposto autore dei manifesti il giovane Marcello Vidali : e tradotto a Lubiana e rinchiuso in quel castello.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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