Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOinabili, li condannò, ieri l'altro, uno a 14, l'altro a 7 anni di fortezza. »
      E una lettera da Trieste, trasmessa al Secolo dal confine, narrava che « nella cittadinanza continua il regno del terrore, con incarcerazioni, processi e condanne, ai minimi e meno giustificati sospetti, a qualunque malvagia e cervellotica delazione delle innumerevoli spie».
      Un'altra lettera diceva che « molti di Gorizia e di altri luoghi hanno ricevuto la visita notturna dei gendarmi, ed hanno subito perquisizioni ed interrogatori. »
      Il Corriere della Sera riceveva da Trieste questa notizia trasmessa dalla frontiera : « Accusato di propaganda irredentista, è stato arrestato qualche giorno fa, e la notizia si apprende ora soltanto, il negoziante di mobili di lusso Zanetti, assai noto in città. Una perquisizione eseguita dalla polizia in casa sua dopo l'arresto, portò alla scoperta di una grande bandiera tricolore italiana con lo stemma di Savoia, nuova fiammante. La scoperta aggrava moltissimo la posizione dell'arrestato. »
      Trieste reagiva come poteva. Sulla Piazza' Grande c'è una statua marmorea di Carlo IV, che diede a Trieste, nel 1717, il porto franco. La statua sta sopra una colonna di pietra bianca di Istria, a sua volta poggiante su un basamento a grandi gradini bianchi.
      Una mattina i cittadini che passavano per la piazza poterono vedere la base della colonna dipinta a fasce rosse e verdi. Anche le basi delle colonne del palazzo della Borsa, pure di pietra bianca, subirono la stessa coloritura verde e rossa...
      Un'altra volta, durante la notte, venne issata sul torrione di San Giusto la bandiera tricolore, e il mattino i triestini ebbero la sorpresa di essere salutati dal vessillo della patria, che rimase a sventolare per più ore, fino a quando, cioè, la polizia non se ne accorse e non tolse via la bandiera, che aveva risuscitato nella popolazione ondate di commozione e di speranza.
      Qualche notte prima, altri ardimentosi avevano issato la bandiera italiana sul molo di Muggia, nel punto più lontano verso il mare, sicché da tutta la costa del
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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