Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOterribile schiavitù militare imposta dall'Austria alle terre irredente.
      Per lunghi mesi il giogo si faceva sempre più duro. L'Austria aveva bisogno di soldati : e falciava sempre più largamente tra gli italiani per formare i nuovi contingenti.
      Con le reclute italiane vennero formati reggimenti, il cui nome acquistò un significato di tragedia. Parve, e forse non a torto, che l'Austria mirasse espressamente a sacrificare con prodigalità quella carne da cannone : forse era un modo come un altro per facilitare in avvenire la soluzione del problema irredentista....
      La definizione dello « sterminio senza sangue » si dimostrò definitivamente erronea : il sangue degli irredenti corse a fiumi in tutta l'odissea delle sconfitte austriache.
      «Sapete già la sorte — scrivevano al Giornale d'Italia — toccata ai reggimenti 27, 7, e 97, composti quasi interamente di italiani : essi furono decimati sui campi di battaglia della Galizia. Ora si viene a eapere che il comandante della brigata di cui facevano parte detti reggimenti, il maggiore generale Alfredo de Hinke, triestino anche lui, trovasi prigioniero dei russi, nell'ospedale di Leopoli, con ferite d'arma da fuoco all'omero destro ed al ginocchio sinistro.
      « Ai feriti che continuano ad arrivare a Trieste è stato imposto il silenzio su tutto quanto si riferisce alla guerra ed ai combattimenti a cui hanno partecipato. Un manifesto è stato affisso alle cantonate, col quale si proibisce alla popolazione di avvicinare i feriti e di interrogarli. Tre soldati, reduci dalla guerra, i quali per le loro ferite non gravi erano stati mandati presso le loro famiglie e che ai parenti ed agli amici s'erano permessi di narrare le fasi dei combattimenti a cui avevano preso parte, sono stati senz'altro arrestati. Quando qualcuno di essi può parlare, in generale non dice bene dei comandanti, che vengono accusati di aver guidato malamente i soldati alla guerra. Uno narrò che ad un certo momento la sua compagnia si affondò nella melma, co-
      — Ili —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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