Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOrava versato in parti uguali dall'Austria e dall'Italia. Ma quali istituti rappresentavano la metà italiana?
      « Abbiamo ricevuto — scriveva The Economist — da una fonte che abbiamo ogni ragione di ritenere attendibile, un riassunto della concessione per una Banca Albanese accordata da Ismail Kemal bey e dal Governo provvisorio albanese (che ha il suo quartier generale a Vallona) a un sindacato austro-italiano, alla cui testa, a quanto abbiamo inteso, stanno i rappresentanti della Wiener Bank e della Banca Commerciale Italiana ».
      La Banca Albanese nasceva, così, per metà austriaca, e per metà sotto l'influenza tedesca.
      Dopo la pace di Losanna — notava ancora l'onorevole Di Cesarò — l'azione politica della Banca Commerciale non rimase più velata; la Germania, dal canto suo, sicura oramai dell'Italia, procedeva essa pure più risolutamente per la sua via.
      Così la Consulta inscenava il grandioso trucco delle concessioni di Adalia, con cui, in compenso delle ingenti spese sostenute dall'Italia nelle isole dell'Egeo, la Turchia le faceva delle concessioni di natura economica in Asia Minore, per le quali l'Italia doveva pagare un secondo compenso per indennità alla Società inglese già concessionaria di ferrovie in Anatolia, e un terzo compenso veniva a dare all'Austria, consentendo e appoggiando che anche ad essa, che pur non doveva dalla Turchia farsi rivalere di nessuna spesa, la Porta accordasse analoga concessione accanto a quella italiana. Con questa combinazione, sostenuta e negoziata a Costantinopoli dall'ambasciatore marchese Garroni, e a Londra dal comm. Nogara, uomini sì l'uno che l'altro ligi alla Commerciale, la Germania, a spese non sue, vedeva tolta in Asia Minore una zona d'influenza all'Inghilterra, e posta sotto l'Austria e sotto l'Italia, ossia in mani sicure.
      Nel frattempo la Serbia, desiderosa di una ripresa di vita economica, ma gelosa della propria indipendenza, si rivolgeva all'Italia per la creazione di un istituto di credito italo-serbo. La Direzione degli Affari Commerciali del Ministero degli Esteri colse l'occasione per
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      1. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. VI 7


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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