Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnon avrebbe trovato sfogo che là dove non potesse arrivare quello tedesco; la banca non avrebbe funzionato che come filiale della banca teutonica; la vita politica, sociale, militare sarebbero state soggette alla vita della Germania.
      Dall'altra parte l'Austria, che nel giuoco internazionale faceva la vedetta avanzata della Germania sul Mediterraneo verso il vicino Oriente, attendeva il momento opportuno per affermare le sue pretese, e strapparne la realizzazione a dispetto dell'Italia. A questo era ridotta la Triplice Alleanza : la Germania lavorava internamente in Italia per andarne paralizzando la virtù e l'attività, fino a renderle impossibile di opporsi con la forza a che l'Austria, per conto proprio e indirettamente per conto della, Germania, esplicasse il suo programma di espansione.
      « Osservando l'azione svolta dalla Banca tedesca in Italia — scriveva Giovanni Preziosi — non si può fare a meno dal giudicarla un attentato alla sicurezza nostra nazionale, perchè quell'azione ha avuto ed ha un'unica finalità: rendere l'Italia strumento della politica tedesca, come se la nostra nazione fosse parte della Confederazione germanica, o, peggio ancora, uno stato' vassallo. La Banca tedesca nell'opera tenace di asservimento del nostro paese non ha avuto e non poteva avere di mira mai i nostri interessi nazionali...
      « È la Banca Commerciale che ha esercitato mille sforzi per annullare il controllo interno sulla politica e-stera, è essa quella che ha usato tutti i mezzi per preparare nel paese uno stato d'animo predisposto a lanciarci ciecamente in qualunque avventura piacesse alla Germania o all'Austria. Ora noi non facciamo certo una colpa alla Banca Commerciale per essere stata triplicista : tutta l'Italia lo è stata per necessità di cose e per considerazioni politiche, le quali non hanno nulla che fare col sentimento. La colpa è bensì nell'attentato alla sicurezza nostra nazionale con l'opera indefessa e tenace di asservire l'Italia ai voleri della Germania e dell'Austria, sì che essa non fosse pari inter pares, ma ancella e mancipia delle potenti alleate; pronta alle loro
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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