Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOsottufficiale di artiglieria, che avevano il mandato di i-struire gli abissini nel maneggio di quei cannoni.
      Il governo italiano protestava nuovamente a Vienna, rinnovando la domanda del richiamo dello Schwim-mer. Circa la questione dei cannoni, il governo austriaco dichiarò che si trattava di cannoni quasi inservibili, che non avrebbero potuto far male a nessuno e che, d'altra parte, essi erano stati forniti da fabbriche private.
      Nè l'una nè l'altra di queste affermazioni era esatta.
      Per ciò che riguardava il richiamo dello Schwim-mer, l'inchiesta ordinata dal ministero degli esteri « non era ancora ultimata... »
      Risultò che un alto funzionario del ministero della guerra austriaco aveva pronunziato in quell'occasione una frase caratteristica. Egli disse : « Ma di che cosa si lamentano gli italiani? Non erano forse migliori i cannoni da loro forniti ai montenegrini per armare il Low-cen? »
      L'Italia insistette per il richiamo dev'equivoco funzionario : il governo austriaco rispose che lo Schwimmer verrebbe richiamato... ma semplicemente perchè, essendo ufficiale della riserva negli honved ungheresi, doveva passare a disposizione del ministero della guerra e non già perchè avesse esercitato il commercio delle armi in Abissinia, o perchè avesse tentato di aizzare gli abissini contro di noi.
      Se non che il console, ricevuto l'avviso di mobilitazione, cominciò a tergiversare.
      La via più breve del ritorno era quella di Gibuti; ma Gibuti è francese; colà sarebbe stato arrestato e fatto prigioniero dalle autorità militari francesi...
      Bisognava perciò scegliere un'altra via più lunga, ma più sicura. Egli sarebbe tornato in Europa per la via dell'interno.
      Il nostro ministro delle Colonie, on. Martini, non se ne mostrò per nulla soddisfatto. Con questa scusa quel signore non solo ritardava sine^ die il suo rimpatrio, ma avrebbe potuto estendere anche all'interno la sua propaganda antitaliana, limitata fin allora ad Addis Abeba.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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